*Sabato 13 aprile Teatro Cassia di RomaCapitale, ore 21, Via Santa Giovanna Elisabetta, 69), GrazianoCecchini rilancia i teatro futurista con "Se Mi Ami Aiutami....Tanto Rumore per nulla". Nuova azione futurista di RossoTrevi(testo, scenografia ecc.), con una equipe "tecnico"artistica doc, come sempre iconoclasta, perturbante, eretica, comedirebbe anche Majakowskij "schiaffo all'infame buon senso...".Finalmente una nuovo OGM futurista innestato come un virus, nelmorente, noioso, criptico teatro italiano... Qua il sistema operativoviene dalla.... Fontana Rossa di Trevi, da Cangiullo.... Prampolini,da Carmelo Bene... da Gaber anche o da nuovi autori teatraliemergenti e nuovamente rivoluzionari (ad es. la scrittrice di Roma,M.A. Pinna).
Non a caso Roberto Bonuglia de IlTempo La Storia, già nota Associazione culturale romana, giovane eciberculturale ha intervistato Graziano Cecchini alla vigilia (vediestratto di seguito).
Sono un artista, Aiutatemi Ho Fame
Con
Red: Graziano Cecchini
Black: Andrea Tropea
con Donatella francati
presenta Federica Barbagallo
ImprovvisAzioni RED in Black:
Spettacolo-NoN-Spettacolo, Solo Teatro
…Dinamica surreale di un talk-show futurista:
Descrizione di una società che non ci appartiene (ma di cui facciamo parte) tramite la denuncia del nostro masochismo ideologico quotidiano che ci porta a sopportare una situazione del genere…
Quale situazione?! ….allora sei cretino davvero! Bravissimo nell’urlo da stadio, nei cori e negli striscioni e, ogni tanto, ancora italiano perché tifi la Nazionale al grido “W l’Italia” per non passare da berlusconiano…
"da Il Tempo La Storia" (Estratto)
" Graziano la prima domanda è d’obbligo. Dopo le rivoluzionarie azioni futuriste di Fontana di Trevi, le palline colorate a Piazza di Spagna, la Fontana delle Naiadi colorata col tricolore (tanto per ricordarne solo alcune) a cosa stai lavorando adesso?
Da un punto di vista pittorico sto portando avanti, da più di un anno a questa parte, il progetto di richiudere il taglio di Fontana. Ti chiederai il perché… Da quando è stato fatto il “Manifesto Blanco” del 1946 in quel taglio ci si sono infilati tutti… Oggi basta fare quattro punti neri su una tela bianca per ritenersi un artista. Un artista che però non conosce la differenza tra un capitello dorico e una colonna toscana. Basta. I fondamentali servono. Senza di essi, senza un percorso, c’è spazio solo per il gesto di un momento. Ma da lì a mandare dei messaggi… Ce ne vuole. Per questo il progetto dà fastidio e se ne parla poco.
Non solo arte, però, a quanto pare. Sabato prossimo sarai a teatro. Come mai hai scelto proprio il teatro come forma espressiva alla quale affidare il tuo messaggio?
Beh, visto che il progetto di cui sopra ha dato e sta dando fastidio mi sono detto: «Perché non farmi qualche altro nemico anche da un punto di vista teatrale?». Mi piace suscitare lo scherno delle Accademie. Qualunque esse siano. Per “Accademie” intendo tutti coloro che sono impostati. Come quelli che intervisti dopo aver fatto due comparsate in film più o meno noti vivono costantemente impostati anche nella vita reale, al bar come al cinema e in tv, insomma.
Cosa porterai allora in scena per “farti altri nemici”?
Ho costruito questo spettacolo leggendo “Molto rumore per nulla” di Shakespeare cercando di contestualizzarlo – più che ai nostri tempi – alle nostre ore. Visto e considerato che ci stiamo calando in una nuova elezione (quella del sindaco di Roma) in un contesto nuovo: un crisi pazzesca – che secondo me non esiste –, la coesistenza di due Papi, un Presidente della Repubblica alla fine del mandato e un Presidente del Consiglio che ci stiamo attrezzando per trovare. In pochi mesi, dunque, stiamo vivendo tutta una serie importante di fatti storici. Per questo ho pensato ad uno spettacolo che nasce dall’attualità per raccontarla provocatoriamente con un metodo nuovo. Lo spettacolo si intitola Se mi ami votami… tanto rumore per nulla. Sono un artista aiutatemi ho fame. Si partirà dall’attualità attraverso delle improvvisazioni, una dinamica surreale di un talk-show futurista che vuole riportare il valore delle parole per descrivere la nostra società..... "
Da un punto di vista pittorico sto portando avanti, da più di un anno a questa parte, il progetto di richiudere il taglio di Fontana. Ti chiederai il perché… Da quando è stato fatto il “Manifesto Blanco” del 1946 in quel taglio ci si sono infilati tutti… Oggi basta fare quattro punti neri su una tela bianca per ritenersi un artista. Un artista che però non conosce la differenza tra un capitello dorico e una colonna toscana. Basta. I fondamentali servono. Senza di essi, senza un percorso, c’è spazio solo per il gesto di un momento. Ma da lì a mandare dei messaggi… Ce ne vuole. Per questo il progetto dà fastidio e se ne parla poco.
Non solo arte, però, a quanto pare. Sabato prossimo sarai a teatro. Come mai hai scelto proprio il teatro come forma espressiva alla quale affidare il tuo messaggio?
Beh, visto che il progetto di cui sopra ha dato e sta dando fastidio mi sono detto: «Perché non farmi qualche altro nemico anche da un punto di vista teatrale?». Mi piace suscitare lo scherno delle Accademie. Qualunque esse siano. Per “Accademie” intendo tutti coloro che sono impostati. Come quelli che intervisti dopo aver fatto due comparsate in film più o meno noti vivono costantemente impostati anche nella vita reale, al bar come al cinema e in tv, insomma.
Cosa porterai allora in scena per “farti altri nemici”?
Ho costruito questo spettacolo leggendo “Molto rumore per nulla” di Shakespeare cercando di contestualizzarlo – più che ai nostri tempi – alle nostre ore. Visto e considerato che ci stiamo calando in una nuova elezione (quella del sindaco di Roma) in un contesto nuovo: un crisi pazzesca – che secondo me non esiste –, la coesistenza di due Papi, un Presidente della Repubblica alla fine del mandato e un Presidente del Consiglio che ci stiamo attrezzando per trovare. In pochi mesi, dunque, stiamo vivendo tutta una serie importante di fatti storici. Per questo ho pensato ad uno spettacolo che nasce dall’attualità per raccontarla provocatoriamente con un metodo nuovo. Lo spettacolo si intitola Se mi ami votami… tanto rumore per nulla. Sono un artista aiutatemi ho fame. Si partirà dall’attualità attraverso delle improvvisazioni, una dinamica surreale di un talk-show futurista che vuole riportare il valore delle parole per descrivere la nostra società..... "
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