Ferrara e i geologi inascoltati

Geologi a convegno oggi a Ferrara, dalle 9,30 alla Sala Estense, per parlare di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Gli esperti si confronteranno vent’anni dopo un analogo incontro in cui richiamarono l’attenzione dell’ opinione pubblica e delle amministrazioni sulla sismicità del nostro territorio: profeti inascoltati di una pericolo che allora non era nemmeno riconosciuto dalla classificazione e dalla cartografia ufficiali.

Ma non sarà un’occasione celebrativa. Quei vent’anni trascorsi inutilmente a ribadire la necessità di studi adeguati per un’efficace prevenzione hanno creato una crescente frustrazione. Che si è trasformata nell’ultimo anno,dopo il sisma di maggio, in un duro richiamo alle autorità da cui dipende la sicurezza del territorio, responsabili di una delegittimazione del compito del geologo che “può portare alla difficoltà ad operare per questa figura professionale a scapito della sicurezza del territorio e del benessere della comunità”.
L’ultimo atto è un dettagliato ed esplicito documento in cui si afferma che “un’analisi monca dell’apporto della geologia può portare anche a conseguenze incresciose, come già accaduto in altri territori comunali della Provincia di Ferrara, nei cui Piani strutturali comunali (Psc), per esempio, non si evidenziava alcun rischio di liquefazione, smentito clamorosamente dai fatti del 20 maggio”.
Nel documento, inviato all’inizio di quest’anno dal Commissariato straordinario dell’Ordine dei geologi del’Emilia Romagna al sindaco del Comune di Ferrara, al Rettore dell’Università e al coordinamento del Consiglio dei corsi di studio in scienze geologiche, si richiama tutto l’iter legislativo e normativo che ha portato all’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico n 112 del 2007 e alle norme tecniche del 2008.
Obbligo di microzonazione.... C
 
MIchele Fabbri  blog Estense com