"Eredità e Attualità del Futurismo" è il tema del convegno internazionale che si svolgerà presso il Centro Culturale Elsa Morante a Roma, giovedì 11 e venerdì 12 aprile. L'iniziativa, patrocinata dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, è stata curata da Giancarlo Carpi e Antonio Saccoccio, in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", e prevede nei due giorni la partecipazione di ben 24 relatori. L'evento giunge a quattro anni di distanza dalle celebrazioni per il centenario della pubblicazione del primo manifesto futurista e si propone di mettere a confronto esperti di elevato livello internazionale, che per la prima volta concentreranno la loro attenzione esclusivamente sulle influenze e gli sviluppi del Futurismo nell'epoca contemporanea. Oltre al convegno sono previste una serie di iniziative collaterali, curate da Antonio Saccoccio: un'esposizione di documenti originali (riviste, libri, manifesti) futuristi e post-futuristi; paesaggi sonori ed elettrorumorismo; videoperformance e videopoesie; aperitivi polisensoriali e performativi ispirati ai principi della cucina futurista. Il teatro ospiterà, per l'occasione, la proiezione del documentario Sulle tracce del futurismo, nato da un'idea di Marco Rossi Lecce nel 2009 (con la collaborazione di Enrico Crispolti e Francesca Franco) e proporrà per la prima volta in visione al pubblico le 4 ore e mezza del girato originale, realizzato nel 1979-1980, svelando una ricchezza eccezionale di testimonianze dirette e aneddoti sul Futurismo e i suoi protagonisti.
Info e programma: http://futurismoroma2013.blogspot.it |
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...