Sciame sismico nella Sicilia sud/orientale, Valensise (Ingv):
“nessun collegamento con le scosse in pianura Padana"
................Per quanto riguarda gli eventuali collegamenti con le scosse delle ultime settimane in pianura Padana, Valensise smentisce categoricamente: “quella di queste ore sugli Iblei è solo una delle tante sequenze in atto in Italia, dall’Emilia Romagna alla Toscana e anche in altre zone. Ogni scossa non è collegata con l’altra, soprattutto a così grandi distanze. Le strutture tettoniche esistono e sono differenti, non c’è niente di anomalo, tutt’Italia scricchiola per natura nè tantomeno le scosse delle scorse ore sono collegate a quanto accaduto in pianura Padana“.
Infine sulla possibilità di un forte terremoto all’estremo sud, Valensise spiega che “non è nulla di concreto; è chiaro che prima o poi ci saranno forti terremoti in Calabria e Sicilia, ma oggi non è possibile fare previsioni precise ed è meglio concentrarci sulla prevenzione. Ci preoccupano molto di più le scosse di media entità, ma molto più frequenti, quelle di magnitudo 5-6 che si verificano in Italia una volta ogni 10 anni circa e che provocano comunque morte e distruzione, come in Emilia Romagna, come a L’Aquila, come in Umbria e nelle Marche nel 1996, rispetto alle grandi catastrofi che succedono ogni 10.000 anni. Se ancora si muore per scosse di più debole entità, figuriamoci con quelle catastrofiche, è anche neanche parlarne…“. Come al solito, l’unica soluzione è la prevenzione: lo ribadisce ogni studioso e ogni esperto chiamato in causa, ma quanto ci vorrà affinchè classe dirigente e anche la cittadinanza riescano a capirlo una volta per tutte?
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