27 mer
Reggae Italian Veterans
Pres. Nuovo Album “A stare bene”
Due pietre miliari della scena italiana, il Generale celebre negli anni novanta per i suoi innumerevoli album a livello nazionale, Markone gia storica voce del collettivo Bomba Bomba, presentano il loro nuovo lavoro "A stare bene" prodotto da Dj Afghan per Soulove Records 2012.
Il Generale è stato uno dei personaggi di punta del periodo "posse" dei primi '90, non solo perchè fu il primo in assoluto ad incidere su disco un ragamuffin "locale" ("Non è un miraggio" su 7" fu un hit popolare a Firenze), ma sopratutto perché era vero. Vero, autentico e spontaneo (vivo!) sin da quando viveva con passione la forte esperienza del "Granducato hard core" nel punk toscano dei primi '80. Così vero che non ha saputo cedere alla tentazione di andare avanti a forza, così vero da saper aspettare il suo giro di clessidra. Ha aspettato molto, ma ci ha riempiti di briciole col suo ritorno in questo ricco CD gonfio di tracce, tracce di vita vissuta. Le briciole del Generale saranno gradite a tutti quelli che si sentono in transito: l'intelligenza, l'ironia e la sensibilita' di questi testi non scivolano inutili ma saziano chi avrà voglia di ascoltarli (o leggerli sul book pieghevole, fra un giro e l'altro del gioco dell'oca globale). Per quanto riguarda l'ascolto musicale, è anch'esso molto sbriciolato, frutto delle tante suggestioni musicali di gente che nella vita non si Ë certo appiattita ad ascoltare un solo genere (come spesso accade a troppi "reggae addicts"). Niente di rivoluzionario, ma è indubbia la perizia strumentale di collaboratori molto abili, come Daddy Wally, Jakalone, Jah Mento, Ludus Pinski. Fra le briciole per me più saporite: l'antipasto in rima baciata del poeta toscano; la successiva title track piacevolemente funky dal ritornello suggestivo; il roots convinto di "Ghetto globale" e "Si va di nulla"; l'espressiva trovata nell'arrangiamento di "dolce/rabbia" (sono in pochi oltre al Generale a parlare di reggae senza essere banali); la consapevolezza melodica di "Gomito a gomito"; la sensibilità sottile nel testo di "Giochi di pazienza"; le risate di cuore con l'autoironica "Sarà ormai che vedo gli anta".Non mancano neanche i temi "militanti" più attuali, come l'ennesima guerra anti-umanitaria in "Tempesta sul pianeta", l'occupazione delle case in "Ho saputo di una casa sfitta", il razzismo bottegaio del Comune di Firenze contro gli immigrati in "Ordinanza comunale", l'antiproibizionismo in "Non ci vengo a pisciare". Ed anche qua non ci si culla sugli slogan. Insomma, un bentornato ed un abbraccio al Generale. Ti troviamo bene, la tua musica è cresciuta, ed il tempo di vita non può che giocare a favore di un cantastorie nato come te.
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