ESTENSE COM 21 10 2011
L’avanguardia futurista parla ferrarese
Sono sette gli scrittori estensi nel libro manifesto 'Nuova Oggettività'
A cura di Giovanni Sessa (Università de La Sapienza, Roma), Stefano Vaj (leader europeo dei futurologi italiani Ait), Sandro Giovannini (scrittore e fondatore dell’editing Heliopolis) Claudio Bonvecchio (Università dell’Insubria) e del filosofo Gian Franco Lami, è in uscita in questi giorni il Libro Manifesto “Nuova Oggettività” (Heliopolis, 2011-Roma-Pesaro). Oltre 90 autori, filosofi, sociologi, letterati per un progetto eclettico, traversale, che lancia una nuova postfilosofia culturale in Italia, tra reinvenzione di certa Tradizione e sguardi futuribili: il progetto Nuova Oggettività anche come risposta polemica ma dialettica al cosiddetto New Realism, in questi mesi al centro di certo dibattito culturale italiano e non solo sul cosiddetto Postmoderno e il suo superamento, lanciato dalla rivista Alfabeta, con figure come Ferraris e Vattimo tra i contendenti e protagonisti.
Nel libro Manifesto figurano, tra gli altri, gli stessi Davide Bigalli e Andrea Scarabelli (Università di Milano), Riccardo Scarpa (Università La Sapienza, Roma): i neofuturisti stessi contemporanei Riccardo Campa (Sociologo della scienza), Graziano Cecchini, Antonio Saccoccio, Stefano Balice. E anche ben 7 scrittori ferraresi d’avanguardia: ovvero il futurista stesso contemporaneo Roby Guerra (anche nella segreteria del neomovimento), Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet (Centese residente in Friuli, Università Bocconi, Milano), Zairo Ferrante (salernitano ma residente a Ferrara, laurea Università di Medicina, Ferrara), Maurizio Ganzaroli, Gaia Conventi e Sylvia Forty. Ferrara città di scrittori decolla quindi a livello nazionale prestigioso e persino accademico. Operazione esportazione della parola ferrarese pressochè inedita nella storia almeno recente della letteratura ferrarese contemporanea, appunto ben 7 scrittori della città.
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