L'ODG a una dimensione

Feltri sì, gli altri no. È la strana legge dell’Ordine dei giornalisti. Augusto Minzolini denuncia il Fatto quotidiano. Il 13 marzo 2010 in un sommario c’è scritto che il direttore del Tg1 è indagato per concussione. È la storia delle telefonate di Berlusconi con Innocenzi, commissario dell’Agcom. Il Cav parla anche con Minzo. E si lamenta di quei rompiscatole di Annozero. Il chiasso di queste telefonate se lo ricordano tutti. Però Il Fatto fa un errore. Minzolini non è indagato per concussione. La Procura di Trani parla di «rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale». I due (...)
(...) reati sono molto diversi. Il primo è molto più pesante. Minzolini si infuria e denuncia Massari e Padellaro al tribunale dei giornalisti. Il quotidiano aveva già pubblicato una rettifica. Padellaro, infatti, si era accorto dell’errore. Ma il caso Minzolini va avanti. L’Ordine del Lazio si riunisce e sentenzia. Colpevoli? Non si sa. Meraviglioso l’ordine. Pur di non decidere s’inventa che Padellaro e Massari, al momento, non sono giudicabili. Il colpo di genio è questo. I due saranno pure «cattivi» e forse da «punire», ma bisogna aspettare che la Procura di Trani concluda le indagini (peccato che l’inchiesta sia passata a Roma, ma all’Ordine non lo sanno) e un ipotetico tribunale emetta la sentenza. Insomma, ci vorranno dieci anni. Il tempo certe volte aggiusta tutto. Solo con Feltri la condanna è certa e veloce. Cerchiamo di capirci. Non sarà certo il Giornale a brindare per il bavaglio ai colleghi. Viva il Fatto senza bavaglio....

SEGUE IL GIORNALE