Station To Station (Special Edition 2010) | |
Un suono sferragliante di locomotiva introduce l'ascolto di Station To Station, brano di apertura di uno degli album storici di David Bowie. Dentro c’è un uomo. Ha lo sguardo allucinato, i capelli ossigenati lisciati all'indietro, ed è vestito come un personaggio da cabaret della Repubblica di Weimar. E’ il “Sottile Duca Bianco”, un dandy etereo, elegante, gelido e distaccato, che si materializzerà con una potenza straordinaria nei suoi concerti dal vivo nonché nel film di Nicolas Roeg intitolato L’uomo che cadde sulla terra. L’album, uscito per la EMI nel 1976, ha fatto la storia del rock ed è composto da sei capolavori. Il Bowie di quel periodo era un curioso alchimista intento a fagocitare qualsiasi novità artistica, interiorizzandola, facendola propria ed anticipando, in questo modo, le nuove tendenze. Aveva un particolare dono di sintesi capace di tramutare estenuanti ed ipnotiche intuizioni krautrock di trenta minuti in una forma canzone assolutamente geniale ed irresistibile. David Bowie è al culmine del suo successo commerciale negli States ottenuto con il precedente Young Americans ed, in particolare, con la canzone Fame scritta a quattro mani con John Lennon, primo ed unico singolo del signor Jones a raggiungere la vetta nel mercato USA. Al tempo stesso, l’artista inglese si ritrova nel punto più nero della sua dipendenza dalla cocaina, perso in fantasticherie che vagano in maniera spesso incoerente e frammentata tra l'occultismo, la simbologia nazista, la cabala ed un desiderio di fede religiosa. Inizia a sentirsi disilluso e stanco riguardo allo show business ed agli eccessi losangelini (“è come se stessi guidando sull’orlo di un precipizio” ammise qualche anno più tardi). E’ sempre più annoiato dal rock tradizionale, già tradito in favore della sua recente infatuazione per il soul ed il funky, e vede nei percorsi sperimentali della scena elettronica tedesca dei Neu!, dei Kraftwerk e dei Can un possibile sviluppo musicale molto più intrigante di quello offerto dal panorama mainstream.... segue Extra Music |