Antonio Saccoccio- Il Web più reale della realtà

 

Videodrome | Recensione ... | http://www.ondacinema.it/film/recensione/videodrome

reTEale: il virtuale è più reale del reale

Ritorniamo brevemente a parlare della famigerata distinzione tra "reale" e "virtuale".
Ogni volta che pronuncio il termine "virtuale" riferito a ciò che avviene su internet non posso fare a meno di provare un profondo senso di fastidio. Mi è capitato recentemente di affermare, durante il congresso mondiale dei transumanisti TransVision 2010, di detestare il termine "virtuale" (nel video intorno al minuto 40). E l'ho fatto nel momento in cui presentavo e spiegavo la categoria del "reTEale" (della "reTEaltà"), elaborata e praticata da anni dal movimento netfuturista. Abbiamo chiarito che non esiste una contrapposizione tra gli ambienti sociali sul territorio e quelli presenti sulla rete internet. Esistono ovviamente notevoli differenze (alcune evidenti, altre meno), ma non è possibile continuare a definire in modo penosamente limitante gli ambienti sociali online come "virtuali". D'altra parte sappiamo che l'aggettivo si porta dietro la sfumatura filosofica negativa di un qualcosa che è in potenza e non si trasforma in atto. Un buon riscontro lo trovo in questi giorni nelle parole pensate da Roberto Maragliano in occasione di un convegno sugli spazi dell'educazione.

È frequente imbattersi in un approccio riduttivo al rapporto fra la cosiddetta “realtà” e quanto va generalmente sotto l’etichetta di “virtuale”. Riduttivo nel senso che il secondo termine di tale rapporto viene a caricarsi dell’insieme di pregiudizi negativi tradizionalmente associati all’idea di “immagine”, quando in essa (secondo una tradizione peraltro caratterizzata da nobili origini) si vede soprattutto una “ri-presentazione” inautentica di realtà. Allo stesso modo, nel virtuale si tende a cogliere una “copia” limitata quando non deforme del reale, un qualcosa dunque di ingannevole, di astratto rispetto alla realtà fisica, e non di estratto da essa.