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TEHERAN - I figli di Sakineh hanno paura e chiedono asilo politico alll'Italia e a Silvio Berlusconi. I due ragazzi iraniani, Sajad e Saideh, di 22 e 18 anni, si sentono sempre più in pericolo nel loro Paese e chiedono, tramite un'intervista rilasciata ad Aki AdnKronos International, "un posto nel mondo dove rifugiarsi". Ma temono anche per la sorte della madre, la donna, che "grazie agli sforzi internazionali 1", come ha ricordato Sajad, non rischia più al momento la lapidazione per adulterio, ma l'impiccagione 2 perché riconosciuta colpevole dell'omicidio del marito. E per questo si rivolgono a Benedetto XVI: "Chiediamo nuovamente al Papa di intervenire e di fare pressione sulla Repubblica islamica per salvare nostra madre Sakineh".
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...