Paolo Giardini- Lavoro e Politica

Visto che le badanti son lì a spiegare ai vecchietti come stanno le cose in una società evoluta, anche i più rincoglioniti fra loro non possono dire “ma io non sapevo, io non credevo”. Perciò molti rimarranno perplessi sul neo direttore del S. Anna dottor Rinaldi. Intervistato a proposito di un referendum sul trasferimento del Pronto Soccorso a Cona, ha svelato ai cittadini che in caso d’emergenza un “paziente non deve andarci da solo a Cona, ma ci verrà trasportato”. Che botta! Come se niente fosse, il Rinaldi demolisce il muro che custodiva gelosamente un segreto professionale! E implacabile, prosegue: “Parliamo del tempo necessario per raggiungere il nuovo ospedale? Le equipe sanitarie (delle ambulanze ndr) sono formate da personale qualificato e specializzato…” e via di seguito per altre decine di vocaboli di pari complessità. Roba da far scoppiare la testa ai glottologi o a chi vede solo due autisti-autisti sulle ambulanze. E’ quindi un vero peccato che un altro neo direttore della sanità pubblica si sia espresso così: "Per le urgenze servono certezze: massimo venti minuti dopo l'infarto per raggiungere la sala emodinamica, non oltre perché altrimenti c'è perdita di tessuto cardiaco e la mortalità aumenta del 10%. Questo è decisivo, l'emergenza non è una sola questione d'insegna e su dove si trova il pronto soccorso». «Per cuore, cervello e grandi traumi il minuto fa la differenza.". E’ un peccato, dicevo, perché le badanti sono state chiare: nella società evoluta vige “la differenziazione dei membri derivante dalla divisione del lavoro”. Del lavoro, capito? Solo del lavoro! Non delle recite a soggetto, né delle chiacchiere da bar. Per le quali non si dovrebbero mai pagare superstipendi da manager.

Paolo Giardini