*ASINO ROSSO
Internazionale 2010 Il giornalista afghano
Tra le luci più cristalline del grande evento ferrarese Internazionale 2010, certamente resterà il sacrosanto riconoscimento del Premio Anna Politkovskaja al giornalista afgano Yaqub Ibrahimi..... Un grande uomo e giornalista dell'informazione, che lavora tra l'altro appunto in Afghanistan, ambiente sconosciuto a certi radical chi pennaioli nazionali. Non a caso, il Governo Afghano, frutto anche di una pessima realpolitik occidentale, gli ha “democraticamente” negato il visto per ritirare personalemtne il prestigioso premio. Per la sua azione giornalista, senza alcuna ambiguità talebana, nello stesso tempo senza alcun sconto alle gravi contraddizoni dell'attuale governo postbellico afghano stesso. Il Premio è stato ritirato per suo conto dal fratello e Ibrahimi è stato costretto ad un breve intervento virtuale via Skype....
In ogni caso, IBRAHIMI, un modello straordinario per certa informazione nazionale paludata e ingessata, incapace di trascendere la sua regressione a casta generalizzata, autoreferente narcisistica, non soltanto collusa acriticamente con bandiere eteronome, ma proprio -mutazione in atto postideologica paradossale, potere nel potere appunto semiautistico. Gli esiti sono certa ben nota informazione italiana, dove la notizia non è ricercata e indagata, secondo l'ABC del giornalista, nato come dirompente e provocatorio intellettuale di massa e non come -appunto in certa casta giornalistica italiana- burotico perbenista della comunicazione paludata, spesso digitata... come mero simulacro... -Baudrillard docet.