Associazione mafiosa
Sgarbi ai Pm: «Maggiore
prudenza nelle indagini»
Il sindaco di Salemi interviene sull’archiviazione delle accuse contro l’ex sindaco di Alcamo Vito Turano
SALEMI - Vittorio Sgarbi interviene sulla decisione del gip di Palermo di archiviare la posizione dell'ex sindaco democristiano di Alcamo, Vito Turano, dallo scorso anno indagato dalla Dda per concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta «Cemento Libero». A chiedere l'archiviazione è stato lo stesso pubblico ministero titolare delle indagini:
«La vicenda di Vito Turano – osserva Sgarbi - è una prova in più della leggerezza con cui alcuni magistrati procedono a richieste attribuendo infamanti comportamenti a persone che risultano innocenti.
Il favore che solitamente l’accusa sembra avere, induce a pensare che l’accusato si debba dimettere e fare un passo indietro.
La sopravvalutazione della posizione dell’accusa, rispetto ai diritti dell’indagato, trova adesso una evidente smentita nella vicenda che investe Vito Turano - padre del Presidente della Provincia Trapani Girolamo Turano - investito con schizzi di fango e l’accusa di associazione mafiosa, con la suggestione di una verità rivelata e mille congetture sui riflessi di quel comportamento rispetto all’ambiente politico e alla posizione stessa del Presidente della Provincia.
Oggi, fortunatamente dopo un tempo non troppo lungo, si scopre che la tesi dell’accusa era infondata, non si reggeva su alcun elemento di prova o di indizio, era una impalcatura senza fondamenta.
Ritengo opportuno fare questa riflessione per suggerire, anche a vantaggio della stessa magistratura, una maggior ponderatezza e prudenza nell’avvio di indagini e nell’attribuzione di accuse e titoli che non reggono all’onere della prova, come del resto ha dovuto riconoscere lo stesso Pubblico Ministero che non è riuscito a trovare argomenti per dimostrare la sua tesi. Tuttavia è riuscito per molti cittadini a determinare un allarme psicologico e una impressione negativa di Vito Turano e sulla stessa attività del figlio»
l’Ufficio per la Comunicazione
(Nino Ippolito)
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