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Area Destra Intervista a Alessandro Pucci da Italia chiama Italia

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Dopo aver lasciato La Destra di Storace, Alessandro Pucci guida "Area Destra", un movimento che punta a mantenere vivi i valori di destra in Italia e in Europa. Un movimento che, guardando già alle prossime politiche, studia e cerca possibili alleanze. Per continuare a crescere.



Alessandro Pucci nelle scorse settimane ha lasciato La Destra di Francesco Storace, partito nel quale ricopriva il ruolo di responsabile dipartimento Italiani nel Mondo, per fondare - insieme ad alcuni amici e camerati - "Area Destra", un nuovo movimento, formato da coloro che non hanno visto di buon occhio la scelta di Storace di avvicinarsi al PdL.

ItaliachiamaItalia.com ha voluto sentire Pucci, per capire meglio cos'è successo e quale sia la situazione attuale.

In questi giorni c'è un po' di maretta, per quanto riguarda La Destra... Ci spiega che succede?

Parlare di maretta è riduttivo, è uno tsunami quello che sta montando. Storace con continui colpi di mano ha portato La Destra ad essere una costola, anzi, una costoletta del PDL, tradendo anche il mandato dell’ultimo congresso che aveva indiscutibilmente indicato una strada alternativa.

Probabilmente l’ex governatore del Lazio riuscirà a portare a casa un consigliere regionale nel Lazio, in particolare se stesso, obbligando le restanti dodici regioni ad un compito improbo: militanza inesistente, candidati di bandiera, disponibilità economica sotto zero. Auguri.

Parlavo di colpi di mano: infatti, Storace non tradendo il suo più famoso soprannome “epurator”, ha azzerato l’opposizione interna certamente minoritaria negli organi nazionali ma senza alcun dubbio maggioritaria sul territorio. Una voce contraria avrebbe danneggiato il suo percorso e causato una minore credibilità verso l’odiato alleato.

 

Regionali, Storace è con Silvio. E porta La Destra in piazza Sabato 13 febbraio 2010, La Destra in piazza. A Napoli Regionali, Storace è con Silvio. E porta La Destra in piazza
"C’è bisogno di piazza, c’è bisogno di una forza politica di destra autentica, che scelga il popolo alla vigilia di elezioni regionali decisive per l’Italia"

Per questo avete deciso di lasciare il partito di Storace?

Com’era possibile rimanere in silenzio? Non parlare e rimanere avrebbe significato declinare alla volontà del segretario l’essenza dell’adesione a quel grande progetto che fu La Destra nel 2007. Più volte abbiamo lamentato la totale mancanza di un progetto politico e di una strategia delle alleanze: parole al vento ed ora quel mondo pagherà l’arroganza del proprio segretario.

Vi lamentate anche, fra l'altro, di come sia stato gestito il bilancio del partito...

Queste sono, anzi erano, questioni prettamente interne, che con lo stile che ci deve distinguere preferiamo non affrontare.

E questa nuova formazione, Area Destra, cos'è?

Area Destra è una scommessa, la scommessa di realizzare un sogno comune a tutte le persone che si collocano a destra del PDL. Un nuovo grande unico movimento politico che sappia elaborare un progetto innovativo, moderno, da proporre agli italiani. La politica italiana è nuovamente in movimento e la destra italiana dovrà farsi trovare pronta quando il momento sarà propizio. Certo è che se saranno privilegiate le piccole ipocrisie e le grandi debolezze di alcuni tutto sarà più complesso, ma comunque non impossibile da realizzare. 
 
Quali sono i vostro obiettivi? A cosa puntate?

Ricercare l’unità d’area non per creare “la cosa nera” che non interessa a nessuno e tanto meno ai promotori di questa iniziativa, ma l’unità d’area, di vertice se possibile, e di base per rilanciare la destra italiana in un ruolo da protagonista e non di continua emarginazione. Per emarginazione intendiamo quella dei valori e della volontà di elaborazione di proposte alternative a quelle di uno sfrenato liberismo di cui è intrisa trasversalmente la politica italiana ed europea. Una destra per gli italiani che ristabilisca il giusto equilibrio tra uomo, società ed economia. Una destra che sappia parlare a tutti, che sappia trovare soluzione ai problemi e che non si limiti solamente a censirli. Una destra che sappia lanciare battaglie coraggiose, libera da ogni vincolo con i poteri forti. Una destra che ricerchi un solo grande alleato: il popolo italiano.

Volete unirvi a Forza Nuova? Ad altri Movimenti, o cosa?

Nessuno si deve unire a nessuno. Il 29 Novembre a Bologna inviteremo tutti i leader dei tanti movimenti esistenti, a cui proporremo di costruire una nuova grande casa. Non ci accontenteremo delle parole, chiederemo fatti concreti, in particolare a Romagnoli e Fiore.

Ci siamo dati un triennio, e cioè sino alle prossime elezioni politiche, per attrezzarci adeguatamente e siamo certi che coglieremo l’obiettivo.

Lei era responsabile del settore italiani nel mondo per La Destra. Ha abbandonato quegli italiani all'estero?

No, premetto che non appena iniziammo con Area Destra (allora  corrente ufficiale) ricevetti una lettera di Storace che praticamente mi chiedeva di andarmene dal partito "non pensandola come lui" e che rivestivo un ruolo che non mi era stato mai ufficializzato. Come Italiani all'estero portammo 30.000 voti, ma non li ha mai valorati. Poco importava comunque, perchè nel frattempo finalmente si era costituita l'Associazione indipendente A.T.I.E. Comitato Tricolore Italiani all'Estero che lo scorso 30 ottobre a Roma ha visto la sua prima Riunione Internazionale Organizzativa, ospitata tra le altre nella storica cornice di Villa Dino.  Dell'ATIE di cui sono stato eletto Segretario Generale, la quasi totalità dei dirigenti esteri ha fin dall'inizio simpatizzato e inviato anche l'adesione ad Area Destra di cui sono uno dei Fondatori, e questo lo dice tutto.

www.areadestra.org

Video http://www.youtube.com/watch?v=Ka7e25lf5-k

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