Editoria? Luci e ombre a Ferrara

Editoriale 11 di Asino Rosso:  Editoria? Luci e ombre a Ferrara


L'editoria a Ferrara, almeno dal duemila, riflette l'ambivalenza di una città in bilico tra città d'arte e dell'Unesco e esiti economici sconfortanti, da Serie B o ultimi o quasi in classifica in serie A.

C'era una volta in effetti la Taddei, oltre un secolo fa (Corrado Govoni) o nel secondo novecento Spazio Libri/Librit (tra i collaboratori lo stesso filosofo Barnaba Maj), di spessore nazionale, poi naufragata di colpo. Ha resistito un poco nel duemila la stessa Corbo di rilievo anche sempre italiano; Si distinse la Book edition del poeta Scrignoli, tutt'oggi – se non andiamo errati – attiva ma in fase piu circoscritta (lo stesso Roberto Sanesi tra gli autori editi).. La stessa rivista editoriale Poeticamente, a c. di Donegà, Calura e anche del sottoscritto, monografie poi di raccolte poetiche, non più attiva dal 1995 circa (segnalata dallo stesso Alberto Bertoni). Resta sempre attiva la stessa Liberty House del critico d'arte e poeta trasgressivo Lucio Scardino, non obliabile certa sua nel secondo novecento indubbia azione promozionale di nuovi autori alcuni anche poi di spicco, oltre a certa peculiarità sull'arte contemporanea ferrarese.

Non ultimo si segnalò l'alternativa doc Charlie Chaplin (un pionieristico saggio postconvegno sulla fantascienza, a c. di Alberto Poggi e altri), esperienza conclusa.

Poi dal duemila, spiccano, almeno nelle cronache cittadine, Este Edition, La Carmelina, Festina Lente, Gruppioni, Faust, o almeno alcune spiccavano.

Nei fatti - tra la quasi indifferenza istituzionale, scarsa azione pubblicitaria delle principali librerie (al massimo presentano, ma – scarsa per così dire logistica promozionale), abolizione della decennale Fiera del Libro sul Listone, (sostituito da mercatini/rassegne più o meno efficaci e comunque a parte il festival dei libri ebraici , sempre effimero nonostante le buone intenzioni) vediamo rapidamente lo stato delle cose attuali nel 2014.

Gruppioni stesso è pressochè sparito, dopo alcuni anni di interessanti volumi soprattutto storico-locali. La più longeva e forte esita tutt'oggi Este Edition, fondata dal compianto storico e ex bancario Learco Maietti, poi diretta dal poeta e critico letterario Riccardo Roversi, recentemente trasformata in Gruppo Editoriale con la stessa La Carmelina edizioni, fondata nel 2004 dall'intellettuale anarchico Marco Felloni, poi continuata dal cinefilo stesso e esperto in danza e teatro Federico Felloni. Centinaia di titoli nel catalogo, anche ebook, tra autori a volte rilevanti e molta pubblicistica generalista e letteraria localistica, per Este Edition. Immagine sperimentale letteraria per La Carmelina e per la stessa, nata come collana La Carmelina, Linea B/N poi recentemente come griffa autonoma esaurita. Come immagine, oggi appare decollata proprio La Carmelina, con sinergie prestigiose con gruppi nazionali di carattere filosofico e futuribile (anche su Wikipedia, una filiale a Roma, la prima casa editrice ferrarese su Wikipedia).  

Interessanti anche la più recente Festina Lente Edizioni, caratterizzata da produzioni testuali ferraresi e la collezionistica (attiva da diversi anni) Belriguardo a c. di R. Magnani (anche Luigi Tallarico, noto storico d'arte edito a suo tempo)..

Infine da segnalare la recentissima Faust Edizioni dello scrittore quasi acido Fausto Bassini (alcuni testi in antologie locali), spettacolare per alcuni nomi noti nel breve catalogo con prefazioni di spicco, tipo certe astronome recentemente scomparse, peraltro penalizzata da raggi d'azioni quasi imprigionati dentro le mura. Fuori Ferrara, anche se problema spesso per l'editoria ferrarese, (tranne almeno in certa misura per Este Edition e  La Carmelina - lo stesso fondatore Marco Felloni a suo tempo sinergico con il famoso M. Maraghini di Stampa Alternativa), disarmante fuori Ferrara le segnalazioni, leggi recensioni eccetera. Bassini stesso, pare, in tal senso a suo tempo un poco inflazionato per "denunce" mai provate di plagi verso colleghi scrittori e "sparate" come presunto ricercatore criminologico (senza alcun titolo oggettivo) con esperti laureati e anche noti ovviamente non ingenui..
 
a c. di Benito Guerrazzi