Dario Franceschini a L'Aquila per un grande rilancio *da MeteoWeb

http://www.meteoweb.eu/2014/03/terremoto-laquila-franceschini-dobbiamo-riconsegnare-al-mondo-questa-splendida-citta/266242/

“Un bel museo non serve a niente, ci vuole una citta’ viva. Ecco perche’ la sfida tutta


l'aquila








 italiana e’ quella di riconsegnare L’Aquila in cinque anni agli aquilani, ma nello stesso tempo farla ridiventare quella meraviglia architettonica che era, in un contesto di citta’ vissuta”. E’ il primo commento del ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, al termine del suo breve, ma intenso giro nel centro storico massacrato dal sisma del 6 aprile. “Ero gia’ venuto il 7 aprile 2009, in veste di privato cittadino, benche’ all’epoca fossi segretario del Pd, per capire cosa fosse successo. In seguito ci sono venuto altre volte – ha proseguito Franceschini -. So che all’Aquila c’e’ stato impegno da parte dello Stato, ma anche tanti ritardi e promesse non sempre rispettate. So anche che non si puo’ ricostruire questo centro storico cosi’ meraviglioso solo con l’impegno delle risorse locali o con regole di ordinanza. La nostra sfida ora e’ quella per un progetto di ‘L’Aquila viva’, per consegnarla in cinque anni al resto del mondo, con gente felice e con una potenzialita’ turistica enorme”.




una citta’ viva. Ecco perche’ la sfida tutta italiana e’ quella di riconsegnare L’Aquila in cinque anni agli aquilani, ma nello stesso tempo farla ridiventare quella meraviglia architettonica che era, in un contesto di citta’ vissuta”. E’ il primo commento del ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, al termine del suo breve, ma intenso giro nel centro storico massacrato dal sisma del 6 aprile. “Ero gia’ venuto il 7 aprile 2009, in veste di privato cittadino, benche’ all’epoca fossi segretario del Pd, per capire cosa fosse successo. In seguito ci sono venuto altre volte – ha proseguito Franceschini -. So che all’Aquila c’e’ stato impegno da parte dello Stato, ma anche tanti ritardi e promesse non sempre rispettate. So anche che non si puo’ ricostruire questo centro storico cosi’ meraviglioso solo con l’impegno delle risorse locali o con regole di ordinanza. La nostra sfida ora e’ quella per un progetto di ‘L’Aquila viva’, per consegnarla in cinque anni al resto del mondo, con gente felice e con una potenzialita’ turistica enorme”.