Matteo Renzi futurista metterà alle corde il FMI truccato...

* Il FMI diplomatcamente (hanno un solo programma che gira!) accoglie con interesse la news Matteo Renzi premier...   in realtà  allarme rosso per l'entità finanzocratica...  Finalmente l'Italia ha un leader  anche pugile doc con stile novissimo alla Cassius Clay, pronto a mettere in riga se necessario (come sarà inevitabile) alcuni dei  Sacerdoti neomaya della semi-apocalisse internazionale, europea e italiana... Si noti  la gioventù dellaASINO-ROSSO-PHOTO-20144-160x1203.png portaeuro FMI

Finite le genuflesisioni suicidali di Monti, Napolitano, Letta, Bersani (che si sono abbracciati alla Camera/Senato... davanti a Matteo, annunciando di fatto  il principale nemico di Renzi oggi in Italia, ovvero mezzo old PD!) ;  neppure un infarto ha svegliato Bersani!!!

Il Fondo monetario internazionale promuove Matteo Renzi: «Abbiamo ascoltato attentamente» quanto affermato dal premier Matteo Renzi e «diamo il benvenuto ad alcune delle misure che ha toccato nel suo intervento in Parlamento», afferma il portavoce del Fmi, Gerry Rice.

 

Renzi enewsA chi gli chiedeva un commento sulla proposta del governo di ridurre le tasse sul lavoro e il cuneo fiscale, Rice si è limitato a dire che il Fmi plaude a molte delle misure di cui Renzi ha parlato: «portano avanti le proposte scaturite nelle discussioni con l’Italia». E l’attuazione di queste riforme è cruciale per far tornare l’Italia alla crescita

 

 

 

L’Italia resta però osservata speciale- «L’elevato tasso di disoccupazione è un nodo pressante: la riforma del mercato del lavoro è «chiave», spiega ancora il Fondo. Per questo «l’attuazione delle riforme è la chiave per la sostenibilità e la crescita dell’Italia». Il portavoce della Lagarde plaude anche alla scelta del premier per il tesoro: «Pier Carlo Padoan era molto rispettato quando era al Fmi», spiega Gerry Ruice, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sul nuovo ministro dell’Economia. Padoan prima dell’Ocse era al Fmi, da dove proviene anche Carlo Cottarelli, il commissario alla spending review.

 

Intanto Renzi incassa anche buone notizie sul fronte dell’economia reale. La fiducia delle imprese sale al massimo da due anni a febbraio. L’indice calcolato dell’Istat è aumentato per la quarta volta consecutiva e si è attestato a 87,9 punti, il livello più alto da ottobre 2011, all’inizio della seconda ondata recessiva. A gennaio era risultato pari a 86,9 punti. L’andamento dell’indice complessivo rispecchia un miglioramento della fiducia delle imprese in tutti i settori, ovvero nei servizi di mercato, nel commercio al dettaglio, nelle imprese manifatturiere e in quelle di costruzione. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale a 99,1 da 97,7 di gennaio. Rimangono stabili le attese di produzione (a 5 il saldo) migliorano i giudizi sugli ordini (a -25 da -27); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa a -4 da -1. .... C   LA STAMPA