Matteo Renzi apre a Grillo per la rivoluzione italiana

cropped-MATTEO-RENZI-TRIBUTE-2.02.jpg«Restiamo ribelli» e cambiamo l’Italia. «Ciascuno di noi ha il suo pantheon di ribelli. Ma l’essere ribelli è soprattutto una sfida con se stessi. Si è ribelli se ciascuno di noi prova a cambiare la quotidianità: dobbiamo essere capaci di cambiare nel nostro piccolo l’Italia». Così Matteo Renzi, a Milano, durante l’Assemblea nazionale del Pd. Il nuovo segretario ha subito precisato che «la richiesta a Gianni Cuperlo di diventare il presidente del Pd, è tutto tranne che un “do ut des” il partito ha indicato qual è la direzione, ma insieme si è capaci di riconoscere meglio pregi e difetti uno dell’altro».

«In modo provocatorio Grillo dice rinuncia ai 40 milioni di rimborsi. Lo dico io `Beppe firma qua´: caro Grillo hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme. Io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e su legge elettorale”. Così Renzi a Grillo. E ha aggiunto: «Ci stai a giocare in modo pulito e trasparente senza accordi senza patti? Se sei disponibile, il Pd è davanti a te e non dietro». «Se ci stai, si fa . Se noi ci stai, sei per l’ennesima volta un chiacchierone e l’espressione buffone vale per te».

LEGGE ELETTORALE - «Diamo per buono il Natale ma o entro fine gennaio si approva alla Camera la riforma o la politica perde la faccia”, ha detto Renzi sulla riforma elettorale, spiegando che serve una legge per cui «chi vince vince e le larghe intese sono l’eccezione non la regola», chiarendo che ci sono vari modelli per la stabilità. E parlando delle riforme istituzionali ha aggiunto: «Alla prossima legislatura noi non eleggiamo più 315 senatori», perché «il Senato non deve più avere una funzione elettiva». Se ne è detto convinto il segretario del Pd, Matteo Renzi, parlando delle riforme istituzionali.

Corriere della Sera