Il suo compagno è sconvolto, parla un italiano stentatissimo. Spiega in qualche modo che loro due campavano di elemosina raccolta i bordi delle strade - "alcuni giorni prendo 6 euro, altri 8. Pochi soldi" - e che la sera tornavano lì, sotto il cavalcavia della circonvallazione. Non sono i soli ad essersi sistemati in quel modo. Fino a qualche mese fa abitava lì anche un gruppo di rumeni, a quanto pare tornati in patria di recente. In un'altra "tenda" vive un immigrato ungherese. Poco lontano, altre persone ancora.
Come quelle - una decina almeno - che ogni sera stendono i cartoni nell'atrio della stazione ferroviaria, per ripararsi dal gelo.... CONT.
LA REPUBBLICA