....nella narrazione dei primi giorni da segretario, nelle tematiche battute dal sindaco di Firenze, la competition con Enrico Letta sembra quasi avere un ruolo marginale. Perché l'interlocutore privilegiato del sindaco di Firenze continua ad essere Beppe Grillo, con un occhio, forse anche due, rivolti al suo elettorato.
È sui tagli ai costi della politica, sulle auto blu, sulla morigeratezza dei rappresentanti istituzionali ("Dal Quirinale alla sede del Pd sono tornato a piedi"), sulla banda larga e sull'agenda digitale, sulle osservazioni dell'opportunità di "fare buffet all'interno del Palazzo" che si concentra l'ora di botta e risposta su Twitter (ma anche di soliloquio in diretta streaming su tutti i siti della galassia dem) che è ormai diventato un appuntamento settimanale del sindaco. Tutti temi sui quali l'ex comico ha costruito una fortuna politica e incassato oltre 8 milioni di voti alle elezioni. Che Renzi vuole in parte recuperare, spingendo la pulsione riformatrice di cui si è fatto carico fin sul crinale della retorica anticasta.
Partendo da un look informale, maglioncino e camicia, che gli permette di rispondere a un utente: "Ma quale camicia bianca, non lo vedi come sono vestito oggi?". E rilanciando sulla "sorpresina" annunciata domenica scorsa durante l'Assemblea del Pd: "Il nostro non è un ricatto. Grillo ha una gigantesca occasione, che può cogliere firmando la proposta del Pd per fare del Senato una Camera delle Autonomie. Così tagliamo un miliardo di spese, e noi rinunceremo ai soldi del rimborso pubblico. Se non lo fa vuol dire che non ha nessuna intenzione di far risparmiare gli italiani, ma vuol solo fare polemica con noi".
Proposta respinta al mittente già ieri dal leader del Movimento 5 stelle ("una scoreggina"). Che tira dritto per la sua strada e, a fronte dell'idea di abolire il Senato,ha fatto mettere in discussione sul portale degli attivisti la proposta di Vito Crimi di depennare dal plenum i senatori a vita...... CONT. HUFFINGTON POST
È sui tagli ai costi della politica, sulle auto blu, sulla morigeratezza dei rappresentanti istituzionali ("Dal Quirinale alla sede del Pd sono tornato a piedi"), sulla banda larga e sull'agenda digitale, sulle osservazioni dell'opportunità di "fare buffet all'interno del Palazzo" che si concentra l'ora di botta e risposta su Twitter (ma anche di soliloquio in diretta streaming su tutti i siti della galassia dem) che è ormai diventato un appuntamento settimanale del sindaco. Tutti temi sui quali l'ex comico ha costruito una fortuna politica e incassato oltre 8 milioni di voti alle elezioni. Che Renzi vuole in parte recuperare, spingendo la pulsione riformatrice di cui si è fatto carico fin sul crinale della retorica anticasta.
Partendo da un look informale, maglioncino e camicia, che gli permette di rispondere a un utente: "Ma quale camicia bianca, non lo vedi come sono vestito oggi?". E rilanciando sulla "sorpresina" annunciata domenica scorsa durante l'Assemblea del Pd: "Il nostro non è un ricatto. Grillo ha una gigantesca occasione, che può cogliere firmando la proposta del Pd per fare del Senato una Camera delle Autonomie. Così tagliamo un miliardo di spese, e noi rinunceremo ai soldi del rimborso pubblico. Se non lo fa vuol dire che non ha nessuna intenzione di far risparmiare gli italiani, ma vuol solo fare polemica con noi".
Proposta respinta al mittente già ieri dal leader del Movimento 5 stelle ("una scoreggina"). Che tira dritto per la sua strada e, a fronte dell'idea di abolire il Senato,ha fatto mettere in discussione sul portale degli attivisti la proposta di Vito Crimi di depennare dal plenum i senatori a vita...... CONT. HUFFINGTON POST