La Nuova Oggettività al di là dellaDestra-Sinistra recensione
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... Una montagna di Zucchero li seppellirà
A cura di Sandro Giovannini e RobyGuerra
Al di là della Destra e della Sinistra(per l’Italia del XXI secolo)
Dopo il Libro Manifesto “Per unanuova oggettività”
In copertina Viva l’Italia diGraziano Cecchini
Edizioni La Carmelina, Ferrara 2013,pp. 104, € 10,00
Questa sfaccettata raccolta diconsiderazioni filosofico-filologiche ed artistico-estetiche,prevalentemente (ma non esclusivamente) conformata all’intervista,inclusiva di trentadue autori nazionali (taluni con attività interritorio extranazionale, relazioni online a parte), persegue, findalla sua primaria programmazione, l’intento di rendere piùsentita l’eco d’una Nuova Oggettività.
Il libro è stato presentato lo scorso20 giugno al Bar Tiffany di Ferrara, presenti i curatori ed alcunidegli altri coautori.
Concetto, questo di Nuova Oggettività,già testato nel settembre 2011 a seguito del varo delLibro-manifesto “Per una nuova oggettività”, ormaiaccreditatissimo nel contemporaneo mondo dell’informazionetelematizzata; ma non solo, edito, come quest’ultimo, nella doppiaversione informatica e cartacea.
Dei due curatori, il filosofo SandroGiovannini ed il blogger intellettuale Roby Guerra, è il primo apoterne vantare legittima paternità, essendone eloquente equalificato teorico e promotore. Sua anche l’iniziativa delsunnominato Libro-manifesto.
Cosa ci si prefigge con questa NuovaOggettività? che valenza incorpora?
Innanzitutto è bene porre l’accentosul fatto, assai di rilievo, che Nuova Oggettività in sé respira iprodromici enzimi di un’apertura teoretica mai ideologica, semmaiidealistica, rivolta all’intera società, a partire dall’approccioartistico, in alcun modo preclusivo verso la totalità delle altreattività umane.
Penserei, di fatto, che sia limitativovolerlo categorizzare quale nuovo movimento artistico.
Credo piuttosto che sia piùconveniente ed opportuno, vistene le intrinseche finalità edavances, inquadrarlo come un più globale e coinvolgente ‘movimentoessenzial-esistenziale’, capace di cogliere le più manifeste evitali cogenze del collettivo quotidiano, includendone (o quanto menonon escludendoli) ogni anche minimo protagonista (elementi dellaclasse operaia, pensionati e persino disoccupati e quant’altrisoggetti siano in ogni caso in grado d’esprimere una loroconvincente, non annichilente o non frustrante Idea).
Detta Nuova Oggettività si dichiaraapolitica (si ritorni per un istante al titolo, facendone bene mentelocale). E pur facendolo, non rinnega la politica. Anzi se ne vuoleporre al di sopra. Analogamente, pur identificandosi comenon-istituzionale, non intende star fuori da una sua quanto menopotenziale ‘idea efficenziale’ di Stato e d’ogni altraamministrazione ai diversi livelli di localizzazione del sociale.
Insomma, per ogni reale, concretaproblematica, la prospettiva utilitaristica di Nuova Oggettivitàvorrebbe (è d’obbligo il condizionale: nessun essere umano èperfetto, bensì perfettibile – ed è proprio questa la ricerca acui si tende ad attingere) perlomeno cercare di dare avvio ad unapercorribile soluzione. Più in generale, restringendo il campod’analisi al teoretico, ad ogni rilevante domanda essa vorrebbedare un’intelligente, disinteressata, accettabile risposta,democraticamente condivisibile, senza cioè rifiutarne qualsivogliacontradittorio, purchessia costruttivo. Perché è chiaro che daquante più persone possa essere pensata, tale risposta, tanto piùse ne può cogliere un’oggettiva idea risolutiva, che accontenti lasete del sapere, in opposizione a qualsiasi altra soggettiva,parossistica se non aberrante determinazione.
Oltre ai due curatori, gli altritrenta neo-oggettivisti (tutti artisti delle più svariate categorie,rappresentative d’altrettanto varie fasce d’età), intervistatie/o direttamente voce attiva, con loro specifiche notazioni, sono, inordine alfabetico:
Mauro Biuzzi, Alessio Brugnoli,Seconda Carta, Giuseppe Casale, PierluigiCasalino,Graziano Cecchini,Vitaldo Conte, Daco, Francesca De Carolis,Emilio Diedo, ZairoFerrante, Alberto Ferretti, Antonio Fiore, Sylvia Forty, MarcelloFrancolini Maurizio Ganzaroli, Giovanna Guardiani, Giuseppe Manias,Paolo Melandri, Alessia Mocci, Maria Antonietta Pinna, RiccardoRoversi, Antonio Saccoccio, Francesco Sacconi, Fabio Scorza, GiovanniSessa, Luigi Sgroi, Luca Siniscalco, Luigi Tallarico, Stefano Vaj.
Essendo i diversi coautori tuttiartisti, dei più disparati settori, non potevano che essere posteloro delle domande di pertinenza, le più diversificate. Domande, erelative risposte, che comunque, ed alquanto palesemente, non hannoun punto di comune discussione. Tanto per dire che Nuova Oggettivitànon ha un unico intento ma si ripromette di soppesare tutte lecontingenze facendole convergere in un unico, metabolizzanterisultato sia espressivo sia teoretico, la cui finalità tenda ad unaspeculazione sì concettuale ma non preclusa ad un’eventualeapplicazione d’uso.
Il libro, considerato il connubiorisaputamente neofuturista in cui viene battezzato, assume una suaavanguardistica, originale strutturazione, peraltro moltoidentificativa dello stile scritturale di Roby Guerra.
Ecco le parti che ne scandisconol’impaginazione:
Collaudo Primario, pp. 5-12; Parte 1,pp. 13-31, Nuova Oggettività e/o New Realism; Parte 2, pp. 32-59,Urfuturismo e dintorni; Parte 3, pp. 60-82,Tempi Netmoderni (lasingolarità dell’azzurro); Retroposfazioni, pp. 83-91 (dei duecuratori); Schede minime autori, pp. 92-102.
Anticonvenzionale e, per moltissimiconcettuali aspetti (deducibili dalle variegate letture degliintervistati o altrimenti referenti), provocatoria, l’opera inquestione ha valore, oltre che di supporto al precedente manifestoper una Nuova Oggettività, di benvenuto mezzo d’informazionecivica e perfino morale, da non considerare circoscritta al limitatomovente artistico-culturale.
Emilio Diedo
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613
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