Storia-Pl. Casalino: Mussolini a Predappio e Mario Sironi e il mito dell'epica fascista. Due eventi da seguire.
A Predappio ospiterà dal 29 settembre 2013 fino al 31 maggio 2014 una mostra su "Il giovane Mussolini-1883-1914". Si tratterà di un'esposizione singolarissima che ci svelerà le ragioni originarie di Benito Mussolini, di chi era quel personaggio che sarebbe poi diventato il Duce d'Italia, rappresentandoci le passioni che lo animarono da ragazzo, i legami che lo unirono alla sua terra e agli ideali socialisti. Una cartolina del primo Mussolini che, attraverso una ricca ed articolata documentazione, ne spiegherà i significati anche in vista delle vicende successive che lo condussero all'esperienza della rivoluzione fascista e quindi a quella totalitaria. A Milano Emilio Gentile ricorda mercoledì 5 giugno 2013 la figura e l'opera di Mario Sironi, che fu tra l'altro anche il vate dei miti grandiosi dell'epica fascista. Sironi esaltò la nuova potenza di Mussolini e la inquadrò nell'impresa modernista e di ricerca di gloriosa italianità avviata nel Ventennio Fascista. Sironi fu fedele fino all'ultimo a Mussolini e non ne condivise il tragico destino solo perché salvato da un partigiano che era stato suo allievo. L'Italia immaginata da Sironi era ebbra di italianità e sognava di uscire dal sepolcro in cui i secoli l'avevano condannata. Il pittore credeva nel suo Paese e nel primato che la Storia li avrebbe assegnato dall'eternità. In Mussolini Sirena vedeva il profeta di tale rinascita, quella rinascita che i pittori futuristi avevano evocato già nel 1910 di fronte all'incipiente, travolgente industrializzazione. La dolente parabola di Sironi si concluderà il 13 agosto agosto del 1961 nel pieno del boom economico della nuova Italia repubblicana, che festeggiava, tra l'altro, con la ripresa del suo ruolo nei mercati mondiali, il centenario della sua unità nazionale, oltre che la sua vocazione di civiltà e rilancio delle sue doti umane e di ingegno.
E intanto dal cuore dell'Europa giungevano gli echi della crescente prova di forza tra Est ed Ovest con la costruzione del muro di Berlino e della sempre più declinante sorte del Vecchio Continente.
Casalino Pierluigi, 2.06.2013