“Scienza e Arte: dalla policromia antica alle nanotecnologie” è il titolo dell’incontro in programma a Camerino per mercoledì 5 giugno 2013 con inizio alle ore 16.30 nella Sala degli Stemmi di Palazzo Ducale. Il seminario sarà tenuto dal prof. Ulderico Santamaria, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l’Università degli Studi della Tuscia e Direttore dei Laboratori Scientifici dei Musei Vaticani.
“Il Prof. Santamaria – sottolinea la Prof.ssa Graziella Roselli, fra i promotori dell’evento – si occupa da molti anni di interventi per il restauro conservativo di pitture artistiche, strutture architettoniche e monumentali ed opere d’arte in genere ed è, nel settore, fra i maggiori esperti di livello internazionale. Il seminario vuole, quindi, essere un momento di confronto fra diverse competenze accademiche ed anche interessi industriali nell’ambito dei materiali per restauro ed interventi sulle opere d’arte”.
Il prof. Santamaria ha incentrato la propria attività scientifica nel testare e valutare l’applicabilità di prodotti industriali destinati agli interventi di restauro. Si è anche occupato dello studio dei materiali costitutivi delle opere d’arte come materiali lapidei, pigmenti, metalli, leganti organici e inorganici e della loro tecnologia. In particolare, ha focalizzato l’attenzione sui materiali di opere dalla preistoria all’età contemporanea e pubblicato sull’uso in pittura murale di lacche di coloranti naturali riproducendo la tecnologia per la loro preparazione.
“I materiali per il restauro – prosegue la Prof.ssa Roselli – sono sistemi estremamente complessi sui quali è possibile intervenire in modo efficace e duraturo nel tempo solo se si è in grado di conoscerne, attraverso l’indagine strumentale, le caratteristiche chimiche e strutturali ma, soprattutto, se sì è in grado di studiarne la microstruttura e le sue evoluzioni, riprodurli, simularne e quantificarne il comportamento in funzione delle loro caratteristiche, comprenderne le trasformazioni e la reattività durante il loro ciclo di vita, individuare le migliori tecnologie ed i processi per l’applicazione di nuovi materiali e per l’intervento di conservazione. Per questo le conoscenze di Scienza e Tecnologia dei Materiali assumono un ruolo di primaria importanza al pari della conoscenza storica e umanistica e di tutte le altre conoscenze scientifiche”.