Futurologia: con Lo Sguardo 2.0 di Michelangelo Antonioni, Ferrara torna città d'arte e in Serie A *VIDEO
Primavera boom, almeno per pulsionale qualità dell'evento, ottimizzato splendidamente dai curatori (grande e aggiornato... allestimento e rara concettualità pluridimensionale) per Michelangelo Antonioni, celebration, il compleanno virtuale 100 (1912...2012). Certamente la gemma d'oro di un continuum di iniziative tributo che hanno recentemente caratterizzato, Ferrara, una volta tanto all'altezza della sua Immagine, da qualche tempo in declino.
Inaugurata lo scorso 10 marzo, sipario questo weekend, per la grande mostra anche digitale dedicata a uno dei grandi nomi del cinema italiano del XX secolo, presso un'altra gemma naturale della città estense, il Palazzo dei Diamanti... nel viale più bello d'Europa di Biagio Rossetti e la Ferrara Renaissance memoria (Via Ercole d'Este).
E forse dalla stagione d'oro (anni 70/80/ 90) delle grandi mostre che furono, era Franco Farina, Art Director, con l'anteprima "epocale" prima di un certo Andy Warhol (lateralmente Ferrara anche capitale video), sempre esaltando il Palazzo dei Diamanti stesso, Ferrara non si segnalava con altrettanta persuasione e meraviglia.
"Lo Sguardo di Michelangelo. Antonioni e le Arti", logo-omaggio anche all'ultima opera ad futurum, letteralmente biocinematografica del grande Regista ferrarese..., come potenza iconografica e opera d'arte in sé aperta al futuro (grazie al "nuovo" stesso medium a suo tempo freddo e meccanico- ma dapprima bianconero poi a colori, sempre più singolari e tecnologici, quasi senzienti) forse ha superato gli stessi vertici dei grandi eventi appunto passati di un Salvador Dalì, Fontana, la Civiltà ebraica o Pompei (quest'ultima curata anche da Gae Aulenti) ecc.
Va da sé a merito dei curatori stessi del Palazzo dei Diamanti ecc., come accennato una scansione costante, anzi in progress e via via sempre a spirale del genio di Antonioni con un menu dislocato nelle varie Stanze d'arte, sempre "totale", sinergico, quasi un google glass o pre realtà aumentata con un supermix cronotemporale e dinamicamente storico tra fotografie dai film, documenti infiniti, canovacci, libri dedica o critici, articoli della stampa nazionale e internazionale, quadri ...acquerelli. bozzetti dei film o complementari (sublime la serie visual de Le Montagne Incantate di Antonioni stesso), numerose lettere cartoline di corrispondenza tra il regista e quasi una epoca intera della cultura non solo cinematografica del XX secolo: dai registi alle attrici, ecc. da Tonino Guerra a Wim Wenders a Monica Vitti, Natascia Kinsky, Maria Schneider, Sophie Marceau,Umberto Eco, Lucia Bosè, Einaudi l'editore, Giorgio Bocca vs le censure maoiste, Pollock, Rotko, FuturBalla (Giacomo Balla), video e instalazzioni tributi. ecc. ecc. Quasi un nanomuseo dal futuro del cinema.
E quintessenza, in ogni stanza e secondo combinatorie appunto azzecatissime, uno o più schermi LCD o in HD con la proiezione in parastreaming dei capolavori del maestro: da Zabrisky Point a L'Eclisse a Il Grido a Blow Up, a Professione Reporter, ai film giovanili, rarità anche dall'Istituto Luce, persino i provini di una stessa incantevole Monica Vitti giovanissima, anche Ferrara tra un film e l'altro come giardino scenografico live, Il Deserto Rosso.. ecc.
Ulteriormente, per la cifra globale se non memetica sia tecnologica in chiave estetica sia pulsionale e sempre in aperture, logiche del senso e dei file inconsci in mutazione come chip che si autorganizzano, multiparallele, Antonioni e le sue opere, mentre oggi si celebra ovunque anche il funerale del Novecento, trascende eccome il cosiddetto novecento ideologico e- gira e rigira e specularmente a una dimensione,esita per il nostro tempo come un genio del fare parola e storia e bellezza con le immagini e viceversa, raro sistema operativo per le generazioni digitali contemporanee. Michelangelo Antonioni ha girato i suoi film in poetica simbiosi con il girotondo del pianeta Terra...
*RobyGuerra
INFO: