Nvova Oggettività Al di là della destra e della sinistra.... dopo il Libro Manifesto (La Carmelina edizioni)

 

NUOVA OGGETTIVITA' e/vs. NEW REALISM- Al di là della destra e della sinistra... (La Carmelina Edizioni)
Al di là della destra e della sinistra (per l'Italia del XXI secolo)- dopo il Libro Manifesto a cura di Sandro Giovannnini e Roby Guerra   *cover Graziano Cecchini

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Collaudo: (intervista) Giovanni Sessa- (intervista) Stefano Vaj – (intervista) Luigi Tallarico - (intervista) Graziano Cecchini
PARTE 1 NUOVA OGGETTIVITA' E-O NEW REALISM
Collaudo: Antonio Saccoccio – Postmoderno? New Realism? O una Terza Avanguardia?
(Interviste) Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Roby Guerra, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale
PARTE 2   URFUTURISMO E DINTORNI
Collaudo: Sandro Giovannini - Per una volta teniamoci agli impulsi primari
Interviste) Stefano Vaj, Marcello Francolini, Antonio Fiore, Alberto Ferretti, Emilio Diedo, Pierluigi Casalino*, Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli **Zairo Ferrante, Sylvia Forty, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi
PARTE 3 TEMPI NETMODERNI (LA SINGOLARITA' DELL'AZZURRO)
Collaudo: Roby Guerra – La divina politica, Zairo Ferrante - Saggio semi-para-poetico di un indifferente
(Interviste) Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi

(*by Alessia Mocci **by Roby Guerra)

Retropostfazioni: Sandro Giovannini-Roby Guerra

Schede minime autori:

Al prezzo scontato di Euro 7,00 (copertina Euro 10,00) è possibile prenotare
all’indirizzo  commerciale@edizionilacarmelina.it

Chi ordinerà dalle 5 copie in su riceverà poi, in omaggio, il testo n° 13 della Biblioteca Evoliana (Julius Evola, Augustea e La Stampa, a cura di G. F. Lami e Alberto Lombardo, edito nel 2006 dalla Heliopolis Edizioni per la Fondazione Evola, pag. 207 con in più un altro testo omaggio dell’Heliopolis, comunicando il suo recapito postale giovannini.sandro@libero.it 


* Sandro Giovannini - Per una volta teniamoci agli impulsi primari. (estratto)


.....Ecco perché vi è una logica nell’entropia e perché ne possiamo investigare - da e per sempre, con estrema attenzione - la procedura. Ma questa consapevolezza del davanti e del dietro dello specchio non consuma affatto l’odio, anzi in parte lo fortifica nella dimensione della sua irriducibilità e della sua incomprimibilità, oltre un certo grado e livello, seppur il superego determini sempre (il più delle volte a posteriori) le strategie stoiche di contenimento e di voluto superamento, secondo una rappresentazione gerarchica. Il viaggio al termine della notte, senza però sperabilmente compiacimenti artati né furbe semplificazioni, non impossibilita la visione apollinea (forse solo la costruzione) ma anzi ne giustifica la produttiva dialettica dionisiaca....
 
**La nobile ma sterile casta culturale bipartisan... di Roby Guerra (estratto)

.....Metapolitica, metacultura e soprattutto metasofia, oserei affermare.
In pillole: ecco la logica del senso di questo libro chip, scandalosamente pop-filosofico, il titolo è tutto un file di sistema o registro – strutturale alla macchina-libro...- 3 scansioni mirate, la parola come dialogica danzante nel vettore nucleare pocanzi anticipato come un trailer; la forme rigenerante dell'intervista o bioparola, vivente, in una specie di nanobolero, primordicamente epidermico, in feedback facile con il libro manifesto, nell'interfaccia microepocale con il New Realism speculare, poi già espanso nel complementare e già “militare” urfuturibile, fino all'oltredestra oltresinistra conclamati di innesti ex novo, linee di fuga e toccata spregiudicata, antivirus decisivo per non confabulare oltre l'ideologico, ma sperimentarlo live... laddove, come disse Ionesco, le parole sono fatti, anche la macchina libro desiderante!
Appunto: VS. la nobile sterile casta detrorsa/sinistrorsa, neuroni specchio avariati... Da rott-amare!


Compresi Laio, Giocasta e Edipo... Noi negli anni dieci/duemila siamo figli di Icaro e Venere, semmai, nati nella nuova Odissea, monoliti e Hal 9000 infanti...
 
*** Antonio Saccoccio: Postmoderno? New Realism? O Terza Avanguardia? (Estratto)

Il dibattito sul postmoderno ha avuto l’ennesimo ritorno d’interesse nelle ultime settimane, suscitando la solita selva di opinioni contrapposte. La contrapposizione più netta (almeno apparentemente) è stata quella tra Gianni Vattimo, storico sostenitore del pensiero debole, e Maurizio Ferraris, recente ideatore del “Manifesto del New Realism”. Poiché ho scritto e discusso più volte di postmodernità, agganciandomi anche ad altre questioni che ritengo ugualmente centrali, mi prendo ora la briga di entrare direttamente in questo dibattito. Leggendo lo scambio di battute tra Ferraris e Vattimo la prima impressione è quella che non ci sia nulla di così nuovo di cui parlare: siamo ancora fermi a discutere sulla nota affermazione di Nietzsche: “Non ci sono fatti, ci sono solo interpretazioni”. Da ciò che si può leggere Ferraris sembra in difficoltà nel dare concretezza alla sua nuova proposta. Il “new realism” (già la pochezza della scelta term

inologica dovrebbe inquietarci) sembra ancora un’idea piuttosto nebulosa. Il problema nasce tutto da un sillogismo frettoloso da lui avanzato: noi viviamo in un’epoca pervasa dallo spirito postmoderno, l’epoca in cui viviamo è terrificante, quindi il postmodernismo è terrificante. In particolare il “populismo mediatico” è il terribile male che Ferraris attribuisce al postmodernismo. Ha ben ragione Vattimo a rispondergli che non c’è alcuna connessione tra postmoderno e populismo...
 
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