Futurismo e arte povera: tra De Chirico, Warhol e Catellan

Picco, Nuvola
Finissage con musica, performance, azioni pittoriche collettive, aperitivi e visite guidate gratuite nel weekend di fine giugno al Museo di Santa Giulia a Brescia per la mostra “Novecento mai visto”.
Ultima chiamata per chi ancora non ha visitato la bella rassegna d’arte contemporanea e occasione da non perdere per chi vuole tornare approfittando di curatori e artisti internazionali come guide d’eccezione.
Le due mostre, “From Albers to Warhol to (now)” e “Da De Chirico a Cattelan e oltre”, schierano un totale di 300 opere in una sorta di vis-a-vis tra lo sguardo d’oltralpe e lo sguardo italiano sulle arti visive del Novecento.
La prima, organizzata dalla Daimler Art Collection di Stoccarda (la fondazione d’arte della Mercedes Benz) e curata dalla sua direttrice Renate Wiehager, parte dai classici del costruttivismo e dell’arte concreta, passando per il minimalismo e le tendenze concettuali. Oltre ad approfondimenti monografici su artisti internazionali - Andy Warhol, John M Armleder, Sylvie Fleury, Philippe Parreno e Martin Boyce – e ai focus sulla New Media Art contemporanea, una sezione è incentrata sull’automobilismo e sull’automobile come icona di mobilità e libertà.
La seconda mostra, curata da Elena Lucchesi Ragni, Enrico De Pascale e Paolo Bolpagni, rilegge il Novecento a partire dalle collezioni civiche e private bresciane, su un arco diacronico che va da Romolo Romani e dal Futurismo all’Arte Povera, con un omaggio a Guglielmo Achille Cavellini, artista e collezionista. Tra gli artisti in mostra, Dottori, Evola, Depero, Lega, Crippa, Birolli, Morlotti, Vedova, Turcato, Fontana, Manzoni, Castellani, Bonalumi, Melotti, Pistoletto, Mattiacci, Anselmo, Paolini, Mertz, Fabro, Parmiggiani, Penone, Zorio, Calzolari..... C
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