15 novembre 2012eNEWS 356 | ||||||||
Tra dieci giorni scatta l'ora X delle primarie del centrosinistra. Cresce l'attesa e l'attenzione. Stanno aumentando in modo significativo i contatti e le richieste di partecipazione via internet e non solo. è meraviglioso vedere quanta gente stia recuperando interesse per la discussione, la cosa pubblica, la politica. Se penso a come eravamo partiti per la Leopolda di due anni fa, al Big Bang dello scorso anno e a questa edizione di Viva l'Italia Viva (qui una sorpresa) - che inizia stasera alle 18 e durerà fino a sabato pomeriggio - mi rendo conto che il cambiamento non è mai stato così vicino. Sinceramente mi viene un groppo alla gola quando penso che tutto quello di cui abbiamo parlato, tutto quello su cui abbiamo sognato, stavolta è a portata di mano. Dipende da noi, solo da noi. Dalla nostra capacità organizzativa, certo: la modifica delle regole del gioco impone di fare più fatica, ma andare a votare non è difficile. Bisogna volerlo fare. E dipende anche dalla nostra capacità di mostrare le differenze. Le nostre idee. I nostri progetti. Il giorno del confronto alcuni elementi di differenza sono emersi in modo chiaro. Ma noi vogliamo insistere sui contenuti. Abbiamo proposto la rottamazione per chi da vent'anni sedeva in Parlamento. Ci hanno riso in faccia. E poi ci hanno dato ragione. Adesso vogliamo imporre la nostra speranza, macinare idee e contenuti fino alla chiusura dell'ultimo seggio. Oggi in Leopolda (Viva l'Italia Viva - Il meglio deve ancora venire). Racconteremo concretamente, non venderemo fumo, come cambierà il diritto del lavoro se vinceremo noi. Noi non diciamo mezze frasi, presentiamo la nostra proposta di legge perché siamo inguaribili sognatori ma viviamo nella concretezza. Esigiamo concretezza. Sentite il professor Ichino, stasera. E vediamo chi è più concreto. Ascolteremo Roberto D'Alimonte e spiegheremo perché siamo contro tutte le leggi elettorali che assicurano inciuci e ingovernabilità: non abbiamo niente contro Pierferdinando Casini, ma le alleanze si dicono prima. E scelgono i cittadini, non i segretari. Parleremo di sindaci, con il presidente dell'ANCI Graziano Delrio. Ma anche con i sindaci dei paesi terremotati e alluvionati. E parleremo di difesa del suolo raccontando con Ermete Realacci la rivoluzione ambientale che faremo se toccherà a noi governare. Parleremo delle nostre idee su Economia e Finanza. C'è chi pensa che dopo la vicenda Cayman non dobbiamo più approfondire questo tema. Mi spiace per loro! Ne parliamo, eccome se ne parliamo. Perché non accetteremo mai di finire succubi della mediocrità e della demagogia. E continueremo a rilanciare sui nostri contenuti: vogliamo finalmente far pagare il conto anche ai grandi manager delle banche e delle assicurazioni? Vogliamo fare l'accordo con la Svizzera per recuperare i soldi portati in quelle banche? Sia chiaro: noi non vogliamo i loro nomi. Vogliamo i loro soldi, come hanno fatto i tedeschi. Abbiamo chiesto a Davide Serra di raccontarci chi è. Dove ha studiato, cosa ha fatto, cosa intende fare. Ci sarà da divertirsi, ve lo garantisco. Lo dico a tutti quelli che criticano a prescindere: arrendetevi alla realtà, arrendetevi alla speranza! La Leopolda non è mai contro qualcuno, ma è per raccontare un'idea diversa d'Italia. Se vi va bene il sistema usato sicuro, ok, scegliete l'usato sicuro. Ma se volete scartare e cambiare passo, se volete inventare il futuro anziché aspettarlo, dateci una mano. Adesso tocca a noi. Le cose stanno viaggiando alla grande. Rapido aggiornamento sui numeri:
I sondaggi vanno molto bene. Tutta la partita adesso è portare a votare quelli che sono già convinti di votare per noi. Sono tantissimi. Abbiamo qualche difficoltà con gli anziani. L'idea che la rottamazione sia scelta politica e non anagrafica va fatta passare di più. Farò un paio di uscite forti su questo tema la settimana prossima. Pensierino della Sera: Capita di leggere email come questa, che mi ha scritto Aurora, 21 anni. E uno pensa che anche se costa fatica, la politica è davvero un'esperienza meravigliosa.
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