Domenica, 11dicembre, 2011, ore 9.30, Accademia di Romania, nella capitale, a Roma è in programma la prima presentazione ufficiale del Libro Manifesto, Nuova Oggettività, Popolo, Partecipazione, Destino (Heliopolis, Roma-Pesaro, 2011). Volume che include contributi di oltre 90 autori, provenienti da tutta Italia, tra filosofi, sociologi, scrittori, critici d'arte, prima tappa di un omonimo progetto culturale, a cura in particolare di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Gian Franco Lami, Stefano Vaj, Claudio Bonvecchio, scrittori e docenti universitari (La Sapienza, Milano, Padove, ecc.) ben noti dell'area romana e milanese, soprattutto, intellettuale nazionale. Molti degli autori noti anche per la rivista storica culturale Letteratura e Tradizione, a cura dello stesso Giovannini. Ferrara, nello specifico che c'entra? Il contributo locale è invece particolare, anzi, a memoria quasi unico, almeno negli ultimi decenni: ben sette scrittori ferraresi inclusi nel volume con contributi vari. Ovvero Roberto Guerra, Riccardo Roversi e Giovanni Tuzet, ben noti. Oltre a Sylvia Forty, Maurizio Ganzaroli Zairo Ferrante (originario di Salerno ma residente a Ferrara dove si è laureato,Gaia Conventi.
Il libro manifesto appena edito già è discusso nel panorama culturale italiano, per la sua peculiarità forse essenziale: una cifra globale che ha per obiettivo il superamento del postmoderno e di certo ideologismo che caratterizzano da sempre la cultura nazionale, attraverso una nuova visione essenzialmente estetica e metapolitica.
Abbiamo approfondito la questione con Guerra, futurista contemporaneo, curatore anche del blog ufficiale del neomovimento: nuovaogggettivita.blogpsot.com., e lo stesso Giovannini.
Quest'ultimo (Sandro Giovannini) così presenta il senso essenziale del lavoro:
Abbiamo approfondito la questione con Guerra, futurista contemporaneo, curatore anche del blog ufficiale del neomovimento: nuovaogggettivita.blogpsot.com., e lo stesso Giovannini.
Quest'ultimo (Sandro Giovannini) così presenta il senso essenziale del lavoro:
" Il libro manifesto è suddiviso in diverse categorie: storia e metapolitica, estetica, comunicazione, geofilosofia, geopolitica, simbolica/psiche e così via Nuova Oggettività ha per sottotitolo popolo partecipazione destino, non a caso: significa progettare (e il libro è già un risultato compiuto) una nuova realistica oggettività per superare certa frattura esistenziale del capitalismo contemporaneo che inquina popoli e individui.. Recuperare l’eroismo della persona ed inserirlo nel progetto della comunità, significa veramente andare realisticamente al di là della destra e della sinistra, qualsiasi cosa temano i nostalgici di qualsiasi provenienza o setta. La partecipazione, elemento insieme spirituale e materiale, può centrare ogni nostro sentimento ed ogni nostro ragionamento per farsi prassi generosa e lungimirante, così nel microcosmo delle relazioni come nel macrocosmo delle realizzazioni. In tal modo i valori fondanti sono e saranno acceleratori e non zavorra".
E Guerra:
D- Nuova Oggettività, un nuovo movimento futurista?
R-(Guerra) "Tra i futuristi sono presenti: il sottoscritto, Stefano Vaj, Antonio Saccoccio, Graziano Cecchini, Vitaldo Conte, Stefano Balice lo stesso Tuzet e Riccardo Campa; anche il curatore principale, Sandro Giovannini parla di Urfuturismo. Ma globalmente il progetto è ben più complesso e articolato con molte aree culturali assemblate, un certo Nietszche sullo sfondo come costante.
D- Nuova Oggettività, un nuovo movimento futurista?
R-(Guerra) "Tra i futuristi sono presenti: il sottoscritto, Stefano Vaj, Antonio Saccoccio, Graziano Cecchini, Vitaldo Conte, Stefano Balice lo stesso Tuzet e Riccardo Campa; anche il curatore principale, Sandro Giovannini parla di Urfuturismo. Ma globalmente il progetto è ben più complesso e articolato con molte aree culturali assemblate, un certo Nietszche sullo sfondo come costante.
Infine, ecco il contributo specifico di alcuni dei ferraresi:
(Riccardo Roversi) Una esplorazione letteraria retrospettiva, il recupero di alcuni eccelsi letterati quasi dimenticati
(Giovanni Tuzet) “… Un breve lavoro tra poesia e conoscenza, per una nuova autenticità e comunicazione naturale/artificiale tra il poeta e l'ambiente” (Sylvia Forty) …Un breve saggio sul lato ironico della quotidianità, satira sociale sull’era dei single e una lavanderia gigante.. intelligente!
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*Marco Cremonini