FERRARA - CONSIGLIO COMUNALE VECCHIO O NUOVO?
La seconda seduta consigliare dell’amministrazione Tagliani si è aperta ieri, 20 Luglio, alle ore 16 ed è terminata verso le 22,30. I quotidiani locali in edicola questa mattina offrivano già la cronaca delle fatiche consigliari. Complimenti ai due giornalisti veloci come fulmini ad inviare in stampa i loro pezzi! Spero che i novelli amministratori ne tengano conto come termine di paragone per la produttività, poiché è in programma l’aumento d’efficienza interna al Comune.
Per quanto riguarda il contenuto dei due articoli, però, non posso palesare uguale compiacimento: c’ero anch’io fra il pubblico in Consiglio Comunale, e ho notato un paio di dettagli che non sono stati affatto riportati negli articoli, nonostante la macroscopica evidenza.
Il primo aspetto è l’indisciplina dei consiglieri. E’ incredibile l’irrequietezza fra i banchi PDL e degli assessori Pollastri e Maisto, sempre in movimento, in uno scomposto via vai da adolescenti maleducati. Aggiungendo a questo la palese disattenzione di tanti consiglieri nei confronti dei colleghi che leggevano i loro interventi (bisogna ammettere però che le comunicazioni lette sono tediose a chi ascolta), la “maturità” e professionalità del Consiglio ne è uscita malconcia agli occhi degli osservatori.
Se la scompostezza di certe persone, retaggio della passata legislatura, poteva passare inosservata agli abitué, il secondo dettaglio, davvero eclatante, i giornalisti non potevano non notarlo, invece hanno stranamente taciuto che gli interventi di tutti i consiglieri, eccettuato quello del solo Tavolazzi di PpF, sono stati caratterizzati da una costante: l’assoluta assenza di valori numerici, parametri e grandezze! Alla stregua di un incontro salottiero, non della problematica discussione sul programma di governo della città!
E’ vero che si stavano commentando le linee programmatiche redatte dal sindaco in un documento completamente privo di termini di valutazione, ma l’intero Consiglio deve surrogare alle manchevolezze del sindaco non adeguarsi a quelle! Se dice delle assurdità come quelle della vendita delle reti ad Hera (le assurdità vengono benissimo senza confronti numerici) non è il caso di assecondarlo restando in ambito parolaio, bisogna entrare nel merito. Come mai nessuno ha colto l’occasione offerta dall’intervento di Tavolazzi per approfondire? Siamo ancora immersi nella vecchia consuetudine di un Consiglio proforma, pedina delle stanze dei bottoni?
Qualcosa sta cambiando nella mentalità cittadina. Più lentamente del dovuto, ma con costanza. Ne tengano conto gli eventuali consiglieri acquiescenti a fare da tappezzeria. In questa legislatura il Consiglio Comunale non passerà inosservato.
Paolo Giardini
Ferrara – 21/07/09
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