FERRARA SOTTO LE STELLE SCOTT MATTEW BIG SHOW!

ARCI 4.jpgfrom ESTENSE COM

Ammaliante Scott Matthew

di Mauro Alvoni


Bastano poche note e pochi accordi per fare una buona canzone. Purché ognuna di queste note venga trattata con intensità tale da inchiodare l’ascoltatore alla sedia, senza permettergli di muoversi o distrarsi. Esercitando quell’imposizione che sorge naturale da una musica che sia sofferta, elegante, intimamente spirituale e malinconica. E’ il ritratto di Scott Matthew, cantautore vagamente alieno e fricchettone, che ieri sera ha affascinato tutti nel cortile del Castello, anche coloro, probabilmente tanti, che mai si erano avvicinati al suo mondo e che per semplice curiosità hanno voluto assistere al concerto - proposto nell’ambito della rassegna Ferrara Sotto Le Stelle - rimanendone folgorati, impossibilitati ad andarsene. Fin dal primo brano, ''Dog'', dall’incedere folk minimale e lancinante, in cui la caratteristica voce di Matthew, falsetto in evidenza, è in grado di stagliarsi limpida e di ripiegarsi fino a diventare respiro.


Poche le concessioni di Scott Matthew ad atmosfere più solari. Lo ha fatto timidamente con la successiva ''Community'', ma i lampi di luce di questo songwriter australiano trapiantato a New York sono comunque attraversati da una delicatezza che ha la fragilità del cristallo, soprattutto se i brani vengono restituiti con arrangiamenti essenziali, tra pianoforte, violoncello e basso. ..

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