LA DESTRA 2000 INTERVISTA A FRANCESCO FOLDA

OBAMA 5.jpgfolda.jpgINTERVISTA A FRANCESCO FOLDA

**Francesco Folda segr.prov. Gioventù Italiana Ferrara
Candidato al consiglio comunale di Ferrara LA DESTRA

D- La Destra Giovani .... e l'estetica della gioventù; quale la vostra visione del futuro ?

R (FRANCESCO FOLDA)
Un movimento giovanile. A Destra. Gioventù Italiana.
A partire dagli ultimi decenni del novecento la politica è entrata in crisi.
Una crisi che ha investito e continua a investire trasversalmente le tradizionali aree di riferimento ideologico e culturale. A fronte di questa crisi - che è sistemica e non temporanea - assistiamo alla nascita di forme organizzative e mediatiche tese a cavalcare l’antipolitica e a identificare nei partiti oggi esistenti e nei loro rappresentanti maggiori la causa esclusiva del declino.
Se noi per primi riteniamo che una politica esclusivamente dominata dalle oligarchie verticistiche dei partiti sia una casta che legittima la propria sopravvivenza attraverso i privilegi, il clientelismo, l’affarismo, l’utilizzo privato della res pubblica, ciò nondimeno riteniamo che il male dell’Italia sia frutto anche di altre caste, spesso superiori a quella partitocratica in termini di prevaricazione e di mortificazione degli interessi generali.
A fianco della casta politica esistono infatti le caste dell’informazione controllata, del capitalismo assistito e parassitario, del triplice sindacalismo dedito all’esclusiva autotutela della propria burocrazia, dei baronati universitari, delle toghe politicizzate che quotidianamente interferiscono sul potere legislativo, degli interessi speculativi dei cartelli bancari e delle assicurazioni.
Sono tutti questi soggetti – le caste, non soltanto una casta – a dover diventare il bersaglio di un moto popolare, che cresce di pari passo alla crisi sociale del Paese e al rischio di argentinizzazione dell’Italia, e che non può essere regalato all’antipolitica.
La risposta alla crisi del sistema non è cavalcare un qualunquismo antipolitico, ma è la rigenerazione della politica stessa.
Rigenerazione che non può non passare attraverso la nascita di un nuovo movimento giovanile che noi, riconoscendoci negli scopi, nei valori e nei principi del movimento politico ‘La Destra’, vogliamo oggi offrire a questa generazione affinché riscopra il gusto di una militanza politica che non si svilisca nel carrierificio congressista di cui sono oggi vittime tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici italiani.
Una gioventù nuova e dinamica, che guarda al futuro con ottimismo, senza abbandonare la tradizione culturale occidentalista, una gioventù del fare futuro; la politica non si fa con i nostalgismi del passato ma si fà gurdand i problemi reali del presente con le prospettive di migliorare il futuro.

D- A Ferrara cosa cambieresti in senso generale?
 

R- (FRANCESCO FOLDA) Liberare Ferrara dalla "casta" consolidata di una vecchia sinistra priva di innovazione e basata ancora su vecchi, nascosti, principi del comunismo, mischiati con quelli sporchi della 1° Republica: affari, clientarimo, interessi personali ecc... Ferrara o va a Destra o non cambia!!!
E' neccessaria una politica innovativa che punti soprattutto sui giovani e sull'università, ormai maggiore risorsa economica di questa città.Il nostro programma elettorale è un esempio di innovazione, politica e di gestione della cosa publica.

D- Che ne pensi del PDL giovani a Ferrara di Carlos Dana Leonardo Rosa Luca Cimarelli eccetera?
 

R-(FRANCESCO FOLDA) Pdl: un calderone di idee, persone, storie, senza una vera identità politica e culturale,un aglomerato di partiti per fini elettorali riuniti solo dal "berlusconismo", destinato a morire con l'uscita di scena di Berlusconi, che segnerà la fine della 2° Republica, visto che non c'è un personaggio politico al suo pari all'interno del Pdl.
Non esiste a Ferrara una politica giovanile (al di là dei singoli talenti eventualmente... individuali).All'interno del Pdl, non esiste la libertà di poter agire autonomamente, con iniziative propie, i pochi giovani rimasti non hanno una possibilità di crescita politica se non rispondono o non si allineano a quelli che sono i dictatum del sen. Balboni, o con lui o contro di lui. Luca Cimarelli è il suo delfino, la sua eventuale carriera politica dipende dal se. Balboni. Fare carriera politica ubbidento al capo è una cosa che non ci appartiene, ma pultroppo molti dei giovani del Pdl sono sulle orme del ministro G. Meloni! L'hanno capito subito quei giovani che hanno abbandonato l'allora Azione Giovani Fe per aderire a Gioventù Italiana, qui si è parte attiva nel partito, i nosstri giovani sono propedeuci al partito, cosa che nel Pdl non esiste, basti vedere il nostro programma elettorale che noi giovani abbiamo contribuito a relaizzare.La mia idea di movimento giovanile comprende giovani dai 14 ai 25 26 anni, oltre quell'età un ragazzo dovrebbe avere già aquisito le capacità per fare politica in un partito, per questo non ci sono giovani in politica nel Pdl, al contrario nella nostra lista ci sono 5 giovani sotto i 25anni.I

 

D  Quale futuro per le prossime generazioni?
 

R- (FRANCESCO FOLDA)Non certamente roseo, la società civile è in crisi, la scuola italiana è in crisi come l'università, questo governo regala 5 miliardi di dollari a Gheddafi e come esempio di meritocrazia l'università di Sassari vorrebbe conferirgli la laurea ad honorem, che esempio è questo per i giovani? non è questo il paese in cui vogliamo vivere. Per poter cambiare qualcosa bisogna agire, abbandonanto l'egoismo e il menefreghismo, la società ha bisogno di giovani che si impegnino nel sociali perche i problemi del presente sono i problemi del futuro, le scelte del presente cambiano il futuro, per questo bisogna essere vigili su ciò che accade nel mondo della politica.

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