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from SPIGOLATURE rivista On Line Ferrara
(diretta da Gian Luca Balestra, Antonella Chinaglia e Massimo Gherardi)
Il futurismo del duemilanove, Futurist editions on line, 2009 - E-Book
Il 20 febbraio prossimo ricorre il primo centenario del futurismo: già da tempo le celebrazioni sono in atto, compresa quella del Mart di Rovereto (città natale di Depero- e il Museo... Casa Depero ha riaperto i battenti per la circostanza) a cura di Ester Coen, forse l'archivio più completo del futurismo storico. L'evento celebrativo già evidenzia la peculiarità del futurismo, dopo 100 anni ancora capace, unica avanguardia storica, di grande audience e con diverse questioni ancora irrisolte nel dibattito critico e storiografico. E' davvero morto nel 1944 con la scomparsa di Marinetti, il Futurismo? E come mai Majakowskij e il futurismo russo (costruttivismo, suprematismo) pare il grande assente dalle celebrazioni, quando invece l'interfaccia era diretto fin dall'inizio? A questi dilemmi, risponde provocatoriamente questo E-Book (o F-utur Book, secondo le parole dei curatori) appena edito in Rete dalla nuova casa editrice on line Futurist Editions (su My Space), curata dal futurista ferrarese Roby Guerra con Alessio Brugnoli (Roma-Milano) e altri due ferraresi futuribili (Maurizio Ganzaroli e Lamberto Donegà). Questo F-book doppio, curato proprio da Brugnoli con Guerra, tra i principali promotori di certo neo-futurismo, è una sorta di breve dizionario dei futuristi attualmente attivi, nella diversità delle singole voci e gruppi. Schede biografiche di oltre 20 scrittori, saggisti, pittori, musicisti, fotografi, videomakers, intellettuali dichiaratamente-nel fatidico 2009- futuristi o neofuturisti o futuribili (connettivisti, transumanisti, postcontemporanei, cyberpunk, neoavanguardistici, postfuturisti, oppure anche semplicemente futuristi). E nomi anche celebri: Antonio Fiore Ufagrà, ex Futurismo Oggi, l'ultima rivista ufficiale degli ultimi futuristi ancora “storici” diretta dall'aeropittore e scrittore Enzo Benedetto fin quasi al duemila: proprio Benedetto appare nei fatti come la prova scientifica di certa continuità futurista post1944( bella definizione dello storico dell'arte Giorgio di Genova, curatore per il centenario proprio di una mostra personale di Fiore a Roma in Via Margutta...). Nel 1951 ad esempio, a Bologna fu organizzata una grande mostra a Palazzo Re Enzo, dove fu rilanciato ufficialmente il futurismo, dopo la seconda guerra mondiale. Oltre a Benedetto, quasi tutti i futuristi del cosiddetto secondo futurismo degli anni trenta e quaranta (anche Balla e Depero in mostra!). Ma l'attività dei futuristi (in gruppi o singoli artisti) a quanto pare è stata sempre costante. Negli anni ottanta/novanta va segnalato il cosiddetto Terzo Futurismo di Baldo Savonari ( e almeno altri 20 futuristi coinvolti) in giro per l'Italia per mostre e propaganda del verbo marinettiano. E sempre – i futuristi del secondo novecento, mai nostalgici, sempre al passo con i tempi. A Futurismo oggi per la cronaca collaborò negli ultimi anni anche appunto Guerra e pure il neoavanguardista Riccardo Roversi, tra i ferraresi. (Ferrara, città tutt'oggi di fermenti futuristici pilotati dallo stesso Guerra,,promotore fin dagli anni ottanta): autori di saggi e libri e video (Guerra sta celebrando il centenario direttamente su You Tube con ben 22 poesie oltre a aver curato nel 2007 e 2008 due anteprime del centenario proprio a Ferrara (l'ultima nell'ambito di The Scientist Video festival). E la stessa rivista Poeticamente di Lamberto Donegà (ancora Guerra tra i membri) attiva fino agli anni 90 aveva anche un taglio futuristico. Più recentemente, altri scrittori o artisti ferraresi si muovono in percorsi neo-post futuristici : la poetessa Sylvia Forty, i tecnoanarchici Filippo Landini, Maurizio Ganzaroli e Marco Teti, giovane semiotico, ancora Alberto Canetto, amico personale come Guerra dello stesso Graziano Cecchini. (tutti inclusi nel dizionario dove spiccano, oltre a Rosso Trevi, altri nomi assai noti). L'epistemologo Riccardo Campa, leader dei transumanisti italiani (Associazione Internazionale Umanistico-Scientifica), noto ai media, inclusa la Rai, il saggista e poeta musicista Valerio Zekkini di Bologna, i cosiddetti Connettivisti Giovanni De Matteo, Sandro Battisti, Marco Milani (di Rovigo quest'ultimo) già del giro Mondadori con la loro fantascienza e futurologia futuristica. Proprio i Connettivisti con i Neo-futuristi di Armando Di Carlo (Messina), lo stesso Brugnoli e Giovanni Tuzet (docente alla Bocconi e poeta-saggista spesso in equipe con i ferraresi) testimoniano la cosidetta quinta generazione futurista, quella del web e di Internet, dell'era scienifica, ma non solo virtuale: anche libri cartacei, e-book, conferenze, iniziative, eccetera. E ancora il filmaker di Rovigo Alberto Rizzi, la band electrodub di Lecce Insintesi, la fotografa italo danese Ms Larsen (in mostra personale a Roma attualmente), residente tra Modena e Ferrara da qualche tempo. Persino la mitica band tedesca dei Kraftwerk (Ralf Hutter e Florian Schneider), futuristi dichiarati. Brevemente, tutti artisti e intellettuali interfacciati, come dimostrano le riviste d'area attualmente attive, nel web e cartacee (La Voce Futurista, la connettivista Next, Divenire-diretta dal transumanista Emanuele Pillia, Futurismo 2009, Sands From Mars). E l'E-Book, facendo parlare semplicemente i fatti biografici, dimostra certa indubbia continuità del Futurismo, in ottiche significativamente aperte e senza ismi obosleti.Viva il Futurismo?
www.spigolature.it pagine conquise
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