DOPO CARAVAGGIO

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CARAVAGGIO non ha avuto allievi. Nessuno ha mai replicato la sua particolare tecnica pittorica.

Ma forse questo ha costituito un vantaggio, dando la possibilità a diversi pittori di confrontarsi e reinterpretare creativamente la potenza del suo messaggio.

Tra gli interpreti, tra i più interessanti è Valentin de Boulogne. Se riprende del Merisi le idee barocche sull'impostazione del quadro e sull'idea dell'analogia e del metafora, ogni oggetto, vestito, atteggiamento è portatore di una pluralità di significati, ne nega uno dei principi portanti.

Caravaggio come i principali autori del teatro barocco, nega la divisione tra spazio scenico e spazio dell'osservatore. Noi non siamo osservatori distaccati, ma attori della Sacra Rappresentazione centrata sul Quadro.

Al contrario, Valentin de Boulogne, i personaggio non solo non comunicano con l'osservatore, ma addirittura non dialogano tra loro.

Il dramma di Caravaggio è quello del Peccato e della Redenzione, dell'essere parti della Chiesa Militante, con tutte le sue contraddizioni.

Quello di Valentin de Boulogne è paradossalmente quello dell'Uomo contemporaneo. La solitudine e l'incomunicabilità. Ciò che ci costringe ad affrontar da soli le nostre tragedie.

ALESSIO BRUGNOLI

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http://en.wikipedia.org/wiki/Valentin_de_Boulogne