LA SCHIAVITU' NELL'ISLAM

L'espansione dell'Islam nei Balcani, in India, in Indonesia e in Africa a partire dal XVI secolo non modificò se non in modo limitato le fonti principali e le vie medioevali di reclutamento degli schiavi nel dar al Islam. Ben più vasto fu invece lo sviluppo del mutamento verificatosi nel mondo occidentale dal XVIII secolo, quando il potere coloniale stava già manifestandosi nei territori islamici. L'Europa, infatti, dopo la quasi totale soppressione della schiavitù al proprio interno, non forniva più schiavi di razza bianca al mondo musulmeano., pur continuando nel remunerativo commercio di neri africani verso le propeie colonie americane. Tra costoro, sembra che i fedeli musulmani fossero particolarmnte numerosi, specialmente in Brasile. Il diffondersi su scala planetaria della poltica abolizionista di origine occidentale fece sentire i suoi effetti anche nell'Islam. , dove l'abolizione della schiavitù, che iniziò alla metà del XIX secolo , rappresenta uno degli esempi più tipici delle trasformazioni subite dal mondo musulmano sotto la spinta e/o la costrizione dell'Europa. A partire dal 1830 il sultano di Costantinooli aveva affrncato gli schiavi di origine cristisnd, mantenendo nella precedente condizioni quelli musulmani. La storia di questa emancipazione nel mondo islamico è avvenuto poi lentamente e oggi, quasi tutti gli stati islamici di formazione hanno aderito alla Convenzione de di Ginevra del 196 ie successivi accordi internazionali.oggi l'istituto della schiavitù non è del tutto scomparsa in quel mondo. Paesi come l'Arabia Saudita, gli Stati del Golfo, la Mauritania ed altri, conservano certi tratti sotterranei di schiavitù
Casalino Pierluigi