I vent'anni che separano le due guerre mondiali sonno segnate da un'inarrestabile contestazione delle istituzioni democratiche parlamentari e liberali, un crescendo di irrazionalità ed emotività, una generale instabilità che gettano l'Europa in una crisi profonda. La democrazia parlamentare e liberale, nonostante il prestigio di cui gode alla fine della prima guerra mondiale, urta contro molteplici interessi ed ostacoli che ne impediscono il normale funzionamento e, alla fine, la stessa esistenza. Il vecchio sistema politico elaborato nel XIX secolo, dopo molto tempo applicato nell'Europa occidentale ed esteso, dopo la guerra, ai nuovi paesi dell'Europa centrale mostra segni di debolezza. In primo luogo, le assemblee elettive esercitano con crescente difficoltà le loro tradizionali funzioni di deliberazione e di decisione.La modernità, infatti, rende più difficili e complesse, infatti, rispetto al passato, le questioni e le scelte su cui il politico deve decidere. Il compito da affrontare diventa sempre più arduo e vasto. Ed ogni instabilità assume caratteristiche ancor più dannose e segnate da grave instabilità. Si sviluppa così l'anti-parlamentarismo e l'opinione pubblica, nei diversi paesi, giudica le istituzioni parlamentari costose e inutili, aprendo la strada alla mala pianta della tirannia.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...