Viaggiare in noi stessi, immaginando di viaggiare nel como, oltre il limite dell'immaginazione, oltre il mare, oltre il cielo, Oltre il futuro dell'uomo. Oltre l'aldilà dell'uomo. Questo è il vero segreto del viaggio. La tereratura, dice lo scrittore Biorn Larsson, assomiglia "alla mia visione del mare: un luogo dove è possibile sperimentare altre vite, altri pensieri, altre identità, altre passioni, dove è possibile mettersi interamente in gioco. Larsson, infatti, nei suoi libri si è sempre misiurato con l'ignoto, l'avventura, la solitudine. A bordo della sua barca a vela Rustica, su cui spesso vive, l'autore svedese ha composto il suo romanzo più celebre LA VERA STORIA DEL PIRATA LONG JOHN SILVER, in cui il protagonista è il terribile pirata di Louis Stevenson ne L'ISOLA DEL TESORO, una figura tra il reale e il virtuale, ma sfaccettata, spregiudicata, anarchica, amante della vita, però. Nel suo più recente libro, RACCONTARE IL MARE, si torna a parlare di letteratura, intrecciando le biografie dei personaggi e dei loro autori, convinto che "trovarsi a vivere la potenza distruttiva di una tempesta può di per sé regalare anche la capacità di narrarla". Perché "il mare-prosegue Larsson, è il luogo primario dove si vede lontano, oltre il limite dell'immaginazione". Larsson si dichiara tuttavia deluso da Ulisse, come marinaio: "naufraga, non sa navigare, perché il suo andare per mare non è ue della storia). In un'epoca in cui non si conoscevano gli alisei e le barche a vela, non si poteva navigare controvento di bolina, è riuscito a sfruttare queste caratteristiche per andare verso nord, senza carte navali e previsioni del tempo. Un'impresa straordinaria, unica". Oltre quelle che già non si chiavano più Colonne d'Ercole.
Casalino Pierluigi