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L'ISOLA DEL SILENZIO

Nel momento in cui per i tipi di Mimesis si pubblica un'interessante raccolta sulla cultura del silenzio nell'antica India, colpisce e rallegra un'iniziativa assunta in occasione del Festival del Libro di Torino: quella di creare un'Isola del Silenzio, per far ritrovare alla gente il gusto di una dimensione, soffocata dall'assordante clamore del mondo odierno. Il silenzio è un modello non certo proponibile nel nostro tempo, così legato ad una continua comunicazione di immagini, per lo più svianti. Tuttavia il silenzio è così ricco di suggestioni, che non si può farne a meno. Il silenzio è dunque una condizione inderogabile dell'incontro con se stessi, di cui sempre di più si avverte la nostalgia.. Testimone di questa necessità ormai acuta, non solo spirituale, ma anche creativa, è in Italia l'Accademia del Silenzio, che si propone di diffondere la cultura del silenzio, del rispetto dei luoghi, della ricerca di se e della meditazione interiore, del piacere di re-imparare, di riascoltare suoni, voci e natura. In altri termini un'iniziativa, quella dell'Accademia del Silenzio, di grande valore, tesa a promuovere una nuova conquista e conoscenza del silenzio, grande assente nella convulsa attualità. La ricerca del silenzio intende ridimensionare l'inutile rumore che ci uccide in ogni campo della vita, lasciandoci sopraffare da una marea montante di un'inflazione di parole che si diffonde nell'universo con danni quasi irrimediabili.E per approfondire le sane occasioni e le qualità intellettive di cui si ha bisogno per intraprendere qualsiasi impegno o programma, da quelli più semplici a quelli complessi, abbia bisogno del silenzio. Il silenzio è una risorsa scarsa ai nostri giorni, occorre riscoprirne il valore e riproporla all'uomo di oggi. Senza silenzio non c'è nulla: la lettura, la scrittura, l'arte, la scienza per essere devono avvertire la presenza creativa del silenzio, si nutrono di silenzio.
Casalino Pierluigi

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