Ferrara, intervista alla scrittrice Laura Corsini: Psiche nel Post Reale



(Laura Corsini intervista) a cura di Roby Guerra

D -  Diversi romanzi di carattere psicologico esistenziale, un postrealismo raffinato, esatto?
Ciao Roby, sì, hai colto nel segno. Esaminare la psiche umana mi ha sempre intrigato. Sarà perché di “matti” nella mia vita ne ho incontrati tanti. Mi piace sviscerare le patologie, anche quelle nascoste, che ammalano la nostra anima di uomini moderni; non a caso adoro Pirandello e Svevo, quella loro antesignana capacità di cogliere la miccia della follia anche in un soggetto apparentemente sano e la sanità in una personalità disturbata. Per quanto riguarda l’aggettivo “raffinato” ti ringrazio. Sono i miei studi i responsabili, a volte credo che sia una condanna esprimersi in maniera corretta nell’epoca della lingua sbrodolata e approssimativa, ma non posso fare altrimenti, non so scrivere in altro modo che non sia questo

.

D-   Più nello specifico, una mini autobiografia, evntuali "modelli" d'ispirazione?
On c’è molto da dire su di me, non scriverei mai un libro su una persona come Laura Corsini, schiva, poco avventurosa, tranquilla e solitaria. Dalla vita assolutamente insipida. I modelli dei miei personaggi sono gli incontri quotidiani, gli ascolti che mi piace fare. Quando devo scrivere di un personaggio io cerco, tra la folla, uno con il suo stesso viso, i suoi gesti, la sua voce. Poi lo trovo e di nascosto lo esamino e scruto. Ho anche modelli letterari e cinematografici. Io amo molto il cinema e quando scrivo mi vedo già davanti il ciak e la scena. Le storie migliori si pescano per la strada.



D-   Recentemente, anche una vera e propria biografia per il "personaggio" Kitty Vinciguerra...
Collaborare con Kitty è stata un’esperienza gratificante. Anche se ho dovuto “piegare” la mia scrittura a una storia già esistente. Ma, come sappiamo, c’è differenza tra fabula e intreccio e Kitty è stata talmente generosa da lasciare a me tutta la costruzione del secondo, così che la storia, rielaborata, diventasse mia quanto sua. Chi sta leggendo Kitty ad ogni costo dice “credevo che il libro sarebbe stato noioso come tante biografie di personaggi famosi. Invece è avvincente, è un romanzo”. Certo, l’intento di uno scrittore è coinvolgere, non lasciare mai il laccio che tiene il lettore legato al suo libro, o lo perderà. Avvincere e appassionare è la mia maggiore ambizione. Poi, se la storia è bella, ci si guadagna tutti.

D-  Esiste una peculiare letteratura al femminile o mito ancora fallocratico?
Sì, esiste una letteratura femminile, già da diverso tempo, ma non ne faccio parte. Per me la letteratura è cultura e universalità. Pensa che in “Non si dispensano tartase” mi trasformo in un uomo per narrare una storia tutta maschile e per farlo ho osservato decine e decine di maschi, che sono poi riassunti nel mio Guido. Non sono una femminista, non sono arrabbiata col fallo né ne sento la mancanza e sono contenta di essere donna. Non invidio nulla all’uomo, come credo che un uomo non dovrebbe invidiare nulla a una donna. Esistono scrittori bravi e scrittori mediocri, uomini o donne, senza distinzione. Non mi riconosco in nessun filone. Scrivo, questo è tutto.

D – Progetti e un sogno per l’avvenire?
Dovrebbe a breve uscire “Ritorno a Canossa”, romanzo dedicato a uno dei personaggi della storia che mi affascinano di più, la contessa Matilda di Canossa. Questo è il progetto più imminente, poi si vedrà. Sogni e aspirazioni? La serenità, continuare a essere in pace con me stessa e riconoscermi allo specchio. Oltre a vedere una delle mie storie diventare un film.

*Laura Corsini ha edito diversi libri, vedi link IBS, tra essi Tutti gli incontri possibili e  Kitty ad ogni costo (con Kitty Vinciguerra- biofrafia) per DavidandMarthaus edizioni;  Non si dispensano tartase (Ediz. 6pollici), Il cuore a volte cammina all'indietro (come i gamberi), Universitas Studiorum (vedi photo)
Info