Il ritorno di Vittorio Sgarbi nella Salemi futurista

l critico d'arte si era dimesso nel febbraio del 2011

per protestare contro la richiesta di sciogliere il Comune


Sicilia, Vittorio Sgarbi


ricandidato sindaco a Salemi


Sullo scioglimento si aprono intanto inquietanti scenari:

il Vice Prefetto che guidò la Commissione di accesso agli atti, Giuseppe Ranieri, risulta in rapporti con la 'ndrangheta. Il suo nome salta fuori da numerose intercettazioni telefoniche (molte ancora coperte da omissis) contenute in una ordinanza di arresto del Gip del Tribunale di Reggio Calabria che a fine 2013

ha portato in carcere soggetti appartenenti  alla 'ndrangheta



ROMA - Vittorio Sgarbi si ricandida a sindaco a Salemi, comune dal quale si è dimesso da sindaco nel febbraio del 2011 per protestare proprio per la richiesta di sciogliere il Comune per presunte e mai dimostrate «infiltrazioni esterne».


«Mi candido da solo - spiega Sgarbi - con il sostegno di una lista civica. Chi vuole aderire può inviare la sua disponibilità all'email press@vittoriosgarbi.it»


Intanto sullo scioglimento del Comune si aprono inquietanti scenari. Sgarbi ha recentemente chiesto che la magistratura «apra formalmente una indagine per verificare l'operato dell'ex Vice Prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri, capo della Commissione di accesso agli atti nel Comune di Salemi, dalla cui relazione - stilata allo stesso Ranieri - l'allora ministro dell'Interno Cancellieri, nel marzo del 2012, ha chiesto e ottenuto lo scioglimento del Consiglio comunale. Tanti, infatti, sono i dubbi su Ranieri sulla base degli atti di una inchiesta del 2012 della Procura di Reggio Calabria che ha accertato i suoi inquietanti rapporti con soggetti appartenenti alla 'ndrangheta. Dubbi avvalorati dal fatto che la relazione su Salemi stilata da Ranieri contiene numerosi falsi, travisamenti dei fatti e supposizioni e suggestioni elevati a "prove"».


Ranieri arrivò a Trapani (proveniente da Vibo Valentia) nell'ottobre del 2010 con un provvedimento di trasferimento deciso dall'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni. E a Trapani fu nominato Vice di Marilisa Magno, il prefetto che, sollecitato da una interrogazione del Pd sugli esiti dell'indagine «Salus Iniqua» a carico dell'ex parlamentare Dc Giuseppe Giammarinaro, inviò gli ispettori al Comune di Salemi.


Il nome di Giuseppe Ranieri salta fuori da numerose intercettazioni telefoniche (molte ancora coperte da omissis) contenute in una ordinanza di arresto del Gip del Tribunale di Reggio Calabria che a fine 2013 ha portato all'emissione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti appartenenti  all''ndrangheta, e tra questi di tale Giovanni Tripodi Junior, ritenuto affiliato alla cosca di Melito Porto Salvo e intercettato a parlare dell'assegnazione di appalti proprio con l'ex Vice Prefetto di Trapani Giuseppe Ranieri, attualmente in servizio al Ministero dell'Interno come Capo ufficio di staff all'Ufficio VII (Innovazione organizzativa) del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie.


Qui di seguito il link da cui è possibile scaricare copia dell'ordinanza del Gip. I passaggi che riguardano Ranieri sono da pagina 218 alle fine:


https://drive.google.com/file/d/0B-ggd8FnfXniZFpjWHl0VXlpQXM/edit?usp=sharing



l'Ufficio Stampa

Nino Ippolito