*Non solo la vecchia guardia del fu PD o i malware convertiti (alcuni pericolosi, altri innocui ma da monitorare) ex bersaniani/franceschiniani ecc, il vero fronte nemico per l'ascesa finale di Matteo Renzi alla leadership della sinistra italiana realmente democratica e per l'Italia 2.0 del futuro prossimo. Ecco uno spaccato straordinario e rivelatore da Il Fatto Quotidiano, solito giornale stile Travaglio-Santoro, ecc. ricettaccolo degli zombies del 68/77: solito resseintement (già analizzato da... Nietzsche), la solita "sinistra" estrema fallimentare e bugiarda, inerzia e residui di generazioni fallimentari pseudoprogressiste... esilarante l'affermazione "...piace a tutti, soprattutto ai giornali!" NON CERTO A QUELLI COSIDDETTI DI SINISTRA!!! Dalle periferie a Roma..... nota di Roby Guerra
Ormai l’abbiamo capito: Matteo Renzi è giovane, brillante, ambizioso, vincente (anche per mancanza di concorrenza) e dunque piace a tutti, soprattutto ai giornali. Ma non è soltanto un argomento da sondaggio o una fonte di ispirazione per le imitazioni di Maurizio Crozza. Il sindaco di Firenze non deve più solo piacere, deve convincere. Perché, come minimo, è destinato a guidare il Pd, cioè il primo partito italiano. E se non farà troppi errori, ha ottime possibilità di essere il prossimo presidente del Consiglio. Eppure , finora, non è sembrato abbastanza consapevole di ciò che questo comporta. Continua ad affinare slogan e giochi di parole (cambiare verso al Pd per cambiare verso all’Italia per cambiare verso all’Europa) invece che programmi: a un Paese privato di futuro dalla recessione e dall’insipienza delle sue élite offre una speranza effimera, fondata sulla persuasione retorica invece che su idee forti e su una chiara lista di priorità.
Il primo punto del suo programma è dare 100 euro al mese a chi ne guadagna meno di 2.000. Ma come pagare una simile spesa, tra i 10 e i 20 miliardi all’anno? Renzi e i suoi consiglieri assicurano che, una volta arrivati loro a Palazzo Chigi, riusciranno a fare ciò in cui hanno fallito i governi degli ultimi 30 anni: ridurre la spesa pubblica eliminando gli sprechi e tagliando gli incentivi alle imprese....
C IL FATTO QUOTIDIANO