Claudia Salaris e il Futurismo clandestino

 

Claudia Salaris: Studiavo il Futurismo e mi dovevo vergognare

 

 

.................inebriata dall’«unica avanguardia per cui l’Italia sarà ricordata» e dai lazzi del fondatore, Filippo Tommaso Marinetti. Lì iniziò un viaggio che ha portato Salaris a scrivere libri (come quello godibilissimo per Giunti,, a 100 anni dal manifesto futurista) e a installare un ponte radio tra due tradizioni culturali tanto distanti nel tempo quanto vicine nella furia: il Futurismo e la creatività degli anni post Sessantotto. «Ad un certo punto capii che le esperienze che stavo vivendo con la militanza potevano coincidere con l’oggetto del mio studio»......

 

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