Casalino : Chi teme la pop-filosofia?

Ancora oggi fra gli intellettuali c'è chi si arrabbia se un filosofo o un pensatore in genere si misura con la pornografia o la fiction o altre cose "impure" o oggetti considerati insoliti. Un fantasma aleggia sul mondo della cultura e delle accademie: quello di una della passione che sta infiammando l'amore per il sapere per la cultura di massa, almeno per quella che porta i segni della novità e del cambiamento. Un esempio di questo flirt è dato dall'attrazione tra la star internazionale della pop filosofia e Lady Gaga, vedette della popmuisic. Circostanza comunque inevitabile, perchè la scintilla tra la regina del sapere (lo "scire per causas" di antica memoria) e quegli aspetti ritenuti a lungo di basso profilo, anzi indegno, e della cultura, non poteva che accendersi. Del resto già Walter Benjamin nel 1929 anticipava che " L'arte poplare e il kitsch ci consentono di vedere a partire dalle cose". Per citare Lou Reed la filosofia è tornata ad avvicinare la wild side del mondo. E come Socrate riempiva di domande il pornografo Parrasio, perchè i filosofi contemporanei non fanno lo stesso?. In altri termini la popfilosofia recupera il messaggio orinario della filosofia e si sforza di pensare con la cultura di massa nel nome della modernità come Hegel pensava all'Antigone di Sofocle. Il nostro tempo è il nostro tempo e non possiamo perdere nulla di esso per dirla con Sartre. E questo è il senso della nuova filosofia, anzi di quella di sempre.
 
 
Casalino Pierluigi, 5.10.2012