Casalino: L'ISLAM E LA TOLLERANZA DELLE CREDENZE ALTRUI

 


In una società occidentale moderna è quasi scontato affermare che le credenze religiose altrui debbano essere tollerate e rispettate. Anzi l'idea stessa di verità assoluta in materia religiosa (ma anche in materia culturale e politica, salvo le drammatiche parentesi del nazismo e del comunismo, da quando la critica e la tolleranza si sono imposte dal XVII secolo in poi), suona irrimedialmente superata.
Tale idea, peraltro, è stata (ed è) di importanza centrale per l'Islam tradizionale, come per il Cristianesimo, ma nei secoli recenti è sopravvissuta meglio nell'Islam. Il Corano ha molto da dire su quelle che vengono considerate le false credenze e spesso (versetto della spada) sembra non concedere grandi alternative tra la conversione e la morte. La circostanza stride con la mentalità moderna. 
Un altro versetto (versetto del tributo) e più ancora un terzo (il versetto 2:256 o della non costrizione) non compromette l'idea di verità religiosa assoluta, ma suggerisce con decisione che la vera religione può tuttavia coesistere con tutte le forme di falsa religione. Se per gli studiosi tradizionali tale versetto comportava (e comporta) un certo imbarazzo, per i musulmani moderni e più aperti, invece, rappresenta un autentico dono di Dio, una prova vivente che l'Islam è una religione tollerante e lungimirante. E soprattutto oggi di fronte a certe forzate ed innaturali derive integriste.
 
Casalino Pierluigi, 1°.10.2012