Francesco Sacconi: The Cure, Pornography e la deriva dell'Occidente

 

 
 
 
LA PORNOGRAFICA DERIVA DELL'OCCIDENTE
L'apocalittica previsione di tre ventenni del Sussex
 
Se il 2011 è stato giustamente celebrato come il centenario della morte di Gustav Mahler, oggi, venerdì 4 maggio 2012, si compiono i trent'anni dalla pubblicazione diPornography dei (The) Cure, molto più di un semplice album pop...
Se l'autore moravo, nella sua titanica operazione di compimento delle potenzialità della tradizione sinfonica, ha espresso con partiture talmente oniriche e affascinanti da sfiorare il delirio, quasi si trattasse di misteriosi codici esoterici in chiave pentagrammata per pochi eletti Uditori,tutta l'inquietudine di un mondo ormai impregnato di cupio dissolvi, i tre ragazzi immaginari della band formatasi a Crawley, realtà provinciale del Sussex, hanno previsto il crollo di un'intera civiltà, addirittura quando il suo trionfo su scala planetaria si stava celebrando a forti dosi di youppismo e reaganomics, al punto che Go West sarebbe presto diventata qualcosa di più che una semplice hit di successo...
Il confronto non si esaurisce qui ed anzi prende la piega di un voluto richiamo a distanza di spazio, tempo e genere musicale.
Così lo stesso Robert Smith, in una dichiarazione riportata dal biografo Jeff Apter: “Ero convinto che la nostra musica avrebbe dovuto somigliare alle sinfonie di Mahler, non alle melodie del pop”. ....C
 
Nuova Oggettività magazine
 
by FRANCESCO SACCONI