Intervista a Vitaldo Conte - scrittore e performer futurista

                                                                                                                     

D- Conte: avanguardia prossima ventura?

L’avanguardia, al di là di ogni sua possibile espressione, è sempre e comunque predisposta a porsi “verso” un presente che si proietta nel suo “oltre”, che può costituire la sua ipotesi di prossimo futuro. Senza questa ipotesi l’avanguardia non può scrivere “manifesti” di pulsione creativa. L’estremo dell’avanguardia può essere anche quello di costituirsi – come talvolta accade oggi – interiormente avanguardia, senza esprimere necessariamente qualcosa.

 

D- Conte: Pop e Trash, differenze?

Il Pop e il Trash, nella loro genesi storica, presentavano esistenze differenti. Oggi, viceversa, si confondono e si relazionano: il Pop tende a divenire dispersione-trash; il Trash si assembla come s/oggetto-lingua pop.

 

D- Conte: poesia verso o contro le stelle?

Le stelle, con i loro molteplici percorsi, sono state sempre “bussola” per poeti e avventurieri dell’anima. Qualcuno ha detto che la via più breve tra due punti passa sempre per le stelle...

La poesia come azione può volare “angelica” verso le stelle e le sue voci. Ma può rivoltarsi “demoniaca” verso le stesse, con arroganza prometeica che fa divenire bella anche la sua sublime sconfitta.

 

D- Conte- per live set estremi?

Le ambientazioni sinestetiche dell’esistenza cancellano le linee di demarcazione tra evento, espressione e realtà, per fluire “oltre ogni genere” prestabilito e unico. Le possibili creazioni possono concepire, con i loro linguaggi che “dialogano”, la propria festa-opera d’arte totale, che è anche spettacolo, esistenza, ritualità espressiva.

L’ultimo space della CreAzione è anche in con-testi fluttuanti di citazione-live...

La x, o la grande X, può divenire il segnale, l’emblema, la maschera di un extreme live set di “navigazione”: via-Internet, di sonorità inascoltabili e sconcertanti, di immagini imprevedibili o invisibili. La X è il sinonimo e la personificazione del senza nome e origine, dell’extra come dell’oltre (l’alieno, il para-normale), della fluttuante anomalia, del segnale dello “sconfinato”, che si libera anche dall’indicare l’astrazione di un “significato di estremo”. La x, come spazio “s/terminato” e “ex/terminato”, indica, dunque, “l’estremo/extreme”, oltre le convenzioni segniche della stessa scrittura, per entrare nell’incontenibile e per esprimere l’incomprensibile dei vari confini...

 

 

D- Conte- Pulsional Gender Art... Indizi?

Questo libro “in uscita” ha una propria anima-esistenza che può distaccarsi dal suo autore. “Si apre” a emergenze pulsionali di Arte-Vita: le poetiche del corpo estremo “di-segnato” dal sangue, dalle violazioni e mutazioni, dalle maschere e scritture (visive, sonore); il Futurismo e il Dada italiano con i loro dintorni (storici, odierni); il “cavalcare la tigre” oggi tra business, rovine, echi post-moderni, hacher. Il filo-corpo rosso della pulsione-coscienza come arte fa “con-vivere”, in un viaggio testuale/immaginale, memorie di mistica-desiderio, espressioni “calde” di avanguardie e attualità. Le ultime poetiche “vivono”anchein Festa-Arte, in ritualità quotidiane, in manifesti e maschere virtuali, forse anche in queste parole con cui ti rispondo come “indizi” di Pulsional Gender Art...

 

 

http://www.youtube.com/user/vitaldix  CANALE YOU TUBE VITALDIX/VITALDO CONTE VIDEO 

 

 

 

RobyGuerra