(Adnkronos) libero- ''In vaggio per Roma, sperando che la sinistra si liberi finalmente della sindrome del berlusconismo e dell'antiberlusconismo per raccontare finalmente i propri sogni e le proprie idee''. Lo scrive il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, su Facebook, mentre si sta recando in pullman alla manifestazione di Roma contro il governo.
.....da LA STAMPA
MASSIMO GRAMELLINI | |
La nomenclatura del Pd sta crocifiggendo Matteo Renzi perché il sindaco di Firenze è andato a fare merenda ad Arcore da Berlusconi, pur di ottenere dal governo un provvedimento fiscale a favore della sua città. Certo, sarebbe stato meglio se l’incontro fra i due furbacchioni fosse avvenuto a Palazzo Chigi anziché nell’abitazione privata del sovrano, nota agli annali per le cene a lume di candelotto con Bossi e le barzellette sul bunga bunga. Però il peccato veniale del giovane sindaco non oscura la realtà. Dopo il prepensionamento di Prodi, Renzi è l’unico politico del centrosinistra in grado di battere Berlusconi in una campagna elettorale. Se il Pd intende governare davvero, deve aumentare i propri voti, non solo i propri alleati. Deve cioè convincere una parte degli elettori del Caimano a scegliere i democratici. Ora, conosco tanti berlusconiani delusi, ma neanche uno disposto a votare per Bersani, Vendola o chiunque altro sia stato iscritto al Pci. Mentre ne conosco parecchi che, nauseati da Silvio, sarebbero pronti a dirottare la loro preferenza su questo boy scout spregiudicato e post-ideologico, che a Firenze si è candidato in barba al Cremlino locale e l’ha fatto secco. La sinistra imputa a Renzi proprio questa «compatibilità» caratteriale con gli arci-italiani del fronte avverso. Il suo modo di essere, di fare e persino di parlare irrita i dirigenti del Pd, ma evidentemente non gli elettori. Non so dirvi chi abbia ragione. Ma so che Renzi, nel bene e nel male, appartiene all’attualità. Gli altri, al museo del Novecento. |