Venerdì 10 dicembre 2010
ore 17,00 presso
Sala dell'Arengo (Piazza Municipale)
presentazione del volume di
ACHILLE CARPANELLI
Guerra e pace a Ferrara - Diario di una vita (La Carmelina Edizioni 2010).
con il patrocinio del Gruppo Scrittori Ferraresi
*da Guerra e Pace a Ferrara
GENNAIO 1943
Era nel momento del travaglio e stava per venire alla luce il suo primogenito.
Il parto era piuttosto complicato. L’agognato figlio non voleva nascere e quella donna pativa le pene più atroci: una vocina, forse, gli aveva detto: “Non uscire. Che vai a fare nel mondo? Sarà una vita difficile”. Era il 25 gennaio 1943.
Alle 12 – così mi avrebbe raccontato mia madre – con l’aiuto dei medici dell’Arcispedale Sant’Anna, feci il mio primo pianto e non sarebbe stato l’ultimo.
Un frate mi battezzò velocemente, lo scrisse sul registro e scappò a mangiare tanta era la fame.
Quando fui uomo chiesi al mio parroco: “Don, mi può battezzare?”. “Cosa stai dicendo?” replicò “Qui risulta che sei stato battezzato il 25 gennaio 1943 nella chiesa dell’ospedale. Non bestemmiare”.
“Ma Don era una giornata di guerra, non c’era l’olio sacro. L’acqua santa era finita e si adoperò solo un po’ di neve del piazzale. Perciò il Signore non mi ascolta e continuo a sbagliare”.
“Sei proprio matto” disse il parroco ridendo.
Passati i giorni del parto mia madre e io ritornammo a casa. Incominciava una nuova vita e lei diceva: “È il più bello di tutti”.
Il proverbio Bello nella piumaza e brutto nella piazza si sarebbe dimostrato esatto. Crescendo mi accorsi di non essere bello e questo mi pesò per sempre.