Wikileaks è diventato il bersaglio di tutta la diplomazia mondiale che ha esercitato pressioni sul gestore dei server su cui il sito era ospitato (come se non bastassero i numerosi attacchi DDOS che ne impediscono l’accesso).
Il gestore in questione si chiama Amazon, Wikileaks, infatti, aveva, fino a ieri trovato asilo sui suoi server, ma i documenti scottanti e gli scomodi attacchi di cui e' stato vittima il sito hanno costretto il gestore a chiudere i server che lo ospitavano.
Dietro tale decisione, c’e' anche la volonta' di tutelarsi da inchieste politiche, Joseph Lieberman, senatore statunitense, ha infatti annunciato l’avvio di un’inchiesta volta a scoprire i rapporti tra Amazon e Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, su cui pende un mandato di cattura internazionale emesso pochi giorni fa dall’Interpol.
Inutile dire che Lieberman si e' mostrato particolarmente soddisfatto della decisione di Amazon, pur sottolineando che questa sia stata 'tardiva' e auspicandosi che tutti i provider facciano lo stesso, negando a Wikileaks lo spazio sui loro server....
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