TEHERAN - "Sakineh Mohammadi Ashtiani è salva, ed è già tornata a casa. A Tabriz". La notizia suscita un'eco internazionale. La stessa che aveva suscitato la sua condanna alla lapidazione, per adulterio e concorso nell'omicidio del marito. La 43enne iraniana sarebbe stata liberata, dicono alcune fonti del Comitato internazionale contro la lapidazione. E diffondono anche alcune foto che la ritraggono con il figlio Sajjad Qaderzadeh: anch'esso - sempre secondo le medesime fonti - sarebbe stato liberato, insieme all'avvocato Javid Hutan Kian. Ma a poche ore dalla notizia, ancora è difficile verificare l'autenticità delle foto, e anche la data effettiva del suo presunto ritorno in libertà. Teheran non conferma...
segue La Repubblica 10-12 ore 2
*PURTROPPO NOTIZIA INFONDATA-LA TV IRANIANA SMENTISCE 10-12 ore 9
TEHERAN (Reuters) - Sakineh Mohammadi Ashtiani, l'iraniana condannata a morte per lapidazione, non è stata rilasciata, contrariamente a quanto aveva annunciato ieri un gruppo per i diritti umani citando "fonti in Iran". Lo la detto questa mattina l'emittente statale iraniana Press Tv.
La tv sul proprio sito web dice che "contrariamente alla vasta campagna pubblicitaria dei media occidentali secondo cui l'omicida confessa Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata liberata", la donna è ancora in arresto, ed è stata filmata mentre descrive l'omicidio di suo marito. La pubblicazione di foto tratte dal film avrebbe portato a parlare della sua liberazione.
La sentenza di morte per lapidazione di Sakineh è stata sospesa, ma la donna rischia ancora la pena capitale per impiccagione per complicità nell'omicidio del marito.
-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia