Da alcuni giorni ci stiamo occupando di un caso che, se vero (come sembrerebbe), grida vendetta al cospetto di Dio: può lo Stato togliere un bambino a sua madre solamente perché è povera?
Con l’ausilio dell’amico Massimiliano Guerzoni, Presidente dell’associazione “Salviamo la famiglia Italiana” stiamo verificando la veridicità della vicenda. Dalle notizie trapelate, ma ancora da verificare, pare che gli assistenti sociali, a Trento, avessero dapprima cercato di convincere la giovane mamma ad abortire dicendole che era povera e debole per poter crescere suo figlio ed in seguito al suo legittimo e meritevole rifiuto, le hanno permesso di partorire ma le abbiano tolto immediatamente il figlio rendendolo “adottabile” senza nemmeno far trascorrere i 30 gg di legge…
S- LA DESTRA CHE VORREI
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...